Rispetto a dicembre dello scorso anno, a gennaio la produzione industriale destagionalizzata è diminuita del 3,2% nell’eurozona e del 2,1% nell’UE-27.
A dicembre la produzione industriale era aumentata su base mensile dell’1,6% sia nell’eurozona che nell’UE-27. Rispetto a gennaio 2023, nello stesso mese di quest’anno la produzione industriale è diminuita del 6,7% nell’eurozona e del 5,7% nell’UE-27. I dati sono stati diffusi da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea.
Rispetto a dicembre dello scorso anno, a gennaio la produzione di beni durevoli è scesa dell’1,2% nell’eurozona e dello 0,1% nell’UE-27, mentre quella di beni strumentali è calata del 14,5% nell’eurozona e del 12,8% nell’UE-27. Entrambe le variazioni sono espresse su base mensile. Nel mese in esame, la produzione dei beni non durevoli è diminuita su base mensile dello 0,3% nell’eurozona e dello 0,5% nell’UE-27. A gennaio la produzione di beni intermedi è salita del 2,6% nell’eurozona e del 2,9% nell’UE-27, mentre quella di energia è scesa dello 0,5% nell’eurozona e dello 0,6% nell’UE-27, sempre su base mensile.
Tra gli stati membri, i maggiori aumenti su base mensile sono stati registrati in Polonia (13,3%), Slovenia (10,6%) e Lituania (7,2%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Irlanda (-29,0%), Malta (-9,4%%) ed Estonia (-6,6%%).
Rispetto allo stesso mese del 2023, a gennaio di quest’anno la produzione di beni strumentali è diminuita del 12,1% nell’eurozona e del 10,1% nell’UE-27. Nello stesso mese, la produzione di beni durevoli è diminuita dell’8,4% nell’eurozona e dell’8,1 nell’UE-27, mentre quella dei beni intermedi è scesa del 2,5% nell’eurozona e del 3,3% nell’UE-27. Tutte le variazioni sono espresse su base annua. Nello stesso mese, la produzione di beni non durevoli è scesa del 3,1% nell’eurozona e dell’1,3% nell’UE-27, mentre quella dell’energia è aumentata dello 0,3% nell’eurozona e dello 0,6% nell’UE-27. Anche in questo caso le variazioni sono espresse su base annua.
A dicembre i maggiori aumenti su base annua erano stati registrati in Slovenia (12,2%), Grecia (10,5%) e Danimarca (5,3%), mentre i maggiori cali sono stati registrati in Irlanda (-34,1%), Estonia (-8,6%) e Bulgaria (-7,6%).