Secondo un rapporto pubblicato da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, nel mese di agosto i prezzi alla produzione industriale sono aumentati su base mensile dello 0,6% nell’eurozona e dello 0,5% negli stati membri dell’Unione. Nello stesso mese, tali prezzi sono diminuiti su base annua dell’11,5% nell’eurozona e del 10,5% nell’UE.
Rispetto a luglio, i prezzi del settore energetico ad agosto sono cresciuti del 2,5% nell’eurozona e del 2,2% nell’UE. I prezzi dei beni strumentali sono rimasti stabili nell’eurozona, ma sono diminuiti dell’1% in UE, mentre i prezzi dei beni durevoli sono scesi dello 0,1% nell’eurozona e sono rimasti stabili nell’UE. Le variazioni sono espresse su base mensile. Nello stesso mese, i prezzi dei beni non durevoli sono rimasti invariati in entrambe le aree, mentre i prezzi dei beni intermedi sono scesi dello 0,4%. Anche in questo caso le variazioni sono espresse su base mensile.
Tra gli stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori aumenti dei prezzi alla produzione industriale su base mensile sono stati registrati in Irlanda (+3,7%), Finlandia (+2,4%) e Grecia (+2,0%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Romania (-1,3%), Slovenia (-0,7%) e Belgio (-0,6%).
Rispetto ad agosto 2022, i prezzi del settore energetico nel mese in esame sono diminuiti del 30,6% nell’eurozona e del 28,3% nell’UE. I prezzi dei beni intermedi sono scesi del 4,5% in entrambe le aree, mentre i prezzi dei beni durevoli sono aumentati del 4,7% nell’eurozona e del 4,1% nell’UE. Le variazioni sono espresse su base annua. Nello stesso mese, i prezzi dei beni non durevoli sono aumentati su base annua del 6,7% sia nell’eurozona che nell’UE. I prezzi dei beni strumentali sono aumentati su base annua del 4,3% nell’eurozona e del 4,1% nell’UE.
Tra gli stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori aumenti su base annua sono stati registrati in Slovacchia (+9,8%), Ungheria (+7,8%) e Croazia (+4,0%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Irlanda (-51,2%), Bulgaria (-27,2%) e Belgio (-16,6%).