L’Associazione europea dei produttori di acciaio (EUROFER) ha rilasciato una dichiarazione congiunta con Wind Europe in merito alla prossima legge sulle materie prime critiche dell’UE.
Secondo la dichiarazione, EUROFER invita l’Unione Europea a includere il rottame nell’elenco, poiché solo condizioni di parità nell’accesso alle materie prime critiche garantiranno la competitività a lungo termine dell’industria manifatturiera europea ed eviteranno la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio.
Le associazioni hanno dichiarato che i rottami sono soggetti a scarsità. Nonostante la sua importanza fondamentale per il successo della decarbonizzazione del settore siderurgico e della sua catena del valore, i rottami sono il flusso di rifiuti più esportato dall’UE verso i paesi terzi. Inoltre, la maggior parte delle destinazioni non ha standard ambientali e sociali equivalenti a quelli europei. Questa situazione paradossale rischia di mettere a repentaglio sia l’autonomia strategica dell’Europa che i suoi obiettivi climatici.
«La legge sulle materie prime critiche deve prevedere misure di mercato mirate che stimolino le catene di approvvigionamento locali e sostenibili e offrano incentivi agli investimenti almeno paragonabili a quelli della legge statunitense sulla riduzione dell’inflazione» ha dichiarato Axel Eggert, direttore generale di EUROFER. «In particolare, l’industria siderurgica dell’UE ha bisogno di accedere sia all’energia non fossile, come quella eolica, sia a materie prime fondamentali come il rottame, il nichel e il manganese per fornire acciaio verde alla sua catena di valore. Inoltre, invitiamo la Commissione a formulare una proposta incentrata su beni strategici per la transizione verde come l’acciaio e l’energia eolica nel contesto del nuovo piano industriale Green Deal».