L’amministratore delegato di Dao Fortune Yuan Wenjiong ha condiviso le proprie previsioni sul mercato siderurgico cinese del 2024 durante la conferenza Middle East Iron and Steel che si è svolta questa settimana a Dubai. Secondo lui, le aspettative si potrebbero correggere in una direzione più positiva a causa dei lievi aumenti della domanda nazionale.
Il mercato immobiliare, che negli anni precedenti era stato uno dei settori trainanti dell’industria siderurgica cinese, adesso è in una fase di stagnazione che è destinata a proseguire. Nel 2024, la domanda di acciaio da parte di questo segmento potrebbe infatti ridursi del 5-6% e provocare perdite per circa 10-12 milioni di tonnellate, ma «si tratta dell’ipotesi peggiore» ha affermato Yuan Wenjiong, e ha aggiunto: «Gli effetti dei cambiamenti delle politiche governative per l’edilizia emergeranno nel tempo». Sebbene nel 2024 la situazione generale del mercato immobiliare rimarrà sotto pressione, sarà migliore rispetto al 2023, specialmente grazie al rinnovamento dei villaggi urbani e al programma di acquisto agevolato degli immobili.
Allo stesso tempo, lo sviluppo delle infrastrutture compenserà il calo della domanda di immobili. Inoltre, nel mese di ottobre, la Cina ha emesso 1.000 miliardi di renmimbi in buoni del tesoro speciali «per dare supporto alle infrastrutture, e in particolare gli impianti di conservazione idrica», ha dichiarato l’AD di Dao Fortune. Ciò significa che la crescita delle infrastrutture registrerà un 5-10% nella prima metà del 2024. L’anno prossimo il consumo di acciaio per le infrastrutture aumenterà di 9-10 milioni di tonnellate.
Secondo Yuan Wenjiong, anche il settore dei macchinari industriali, il secondo per consumo di acciaio in Cina dopo le costruzioni, è previsto in crescita del 5-6% per il 2024.
Secondo le ultime previsioni della World Steel Association, la domanda di acciaio in Cina rimarrà stabile nel 2024, con possibilità di crescita fino all’1%, che «è ancora molto per il mercato globale».
Le esportazioni di prodotti siderurgici dalla Cina cresceranno fino a 90 milioni di tonnellate nel 2023, in aumento di poco più di 20 milioni rispetto ai 67,44 milioni del 2022. Escludendo il rallentamento nella domanda locale di acciaio, specialmente nella prima metà, «questo aumento delle esportazioni può anche essere spiegato dalla riduzione dei volumi totali forniti da Ucraina e Russia». L’aumento dei volumi esportati si è velocizzato invece nel mercato dei piani: secondo quanto annunciato dalle autorità doganali, le esportazioni cinesi di fogli e lamiere d’acciaio nel periodo gennaio-ottobre hanno totalizzato 49,05 milioni di tonnellate, registrando un aumento del 36,7% su base annua.
Yuan Wenjiong ha affermato che, per quanto riguarda il 2024, le esportazioni rimarranno in generale a un livello elevato, sebbene probabilmente in calo rispetto al 2023, e i volumi previsti sono circa di 80 milioni di tonnellate. Questo dato rimane comunque superiore di 10 milioni di tonnellate rispetto alla media 2018-21.