Durante il Brazil Steel Congress tenutosi a Brasilia il 20 e 21 agosto, il settore dell’acciaio brasiliano ha contestato l’elevata tassazione da parte dello stato chiedendone con forza una riduzione.
Sergio Leite, amministratore delegato di Usiminas e presidente del consiglio direttivo dell’associazione siderurgica locale IABr, ha dichiarato che per il settore, che ha perso competitività sui mercati stranieri, una riforma fiscale sarebbe “estremamente importante”.
Secondo Leite l’acciaio brasiliano è meno competitivo a causa dell’elevata tassazione sulla produzione e sul prodotto finale, oltre che delle elevate imposte in generale. Ha accolto favorevolmente il decreto provvisorio n. 881 del governo, che istituisce la “dichiarazione dei diritti e della libertà economica” del Brasile.
Il CEO di Usiminas ha poi esposto ai funzionari governativi alcune richieste dell’industria dell’acciaio: «Per dare una scossa al settore, chiediamo che vengano adottate misure che rendano possibile la partecipazione nell’industria petrolifera e del gas». Inoltre, ha richiesto l'accesso al programma di concessioni del Brasile – noto anche come Program for Partnerships and Investments –, creato sotto la precedente amministrazione Temer.
Leite ha dichiarato che le prospettive del settore siderurgico brasiliano sui mercati export rimangono negative a causa delle misure protezionistiche internazionali.