L'associazione siderurgica latinoamericana Alacero ha affermato in un comunicato stampa che il mercato siderurgico dell'America Latina è tornato ai livelli di produzione pre-pandemia. Alacero ha spiegato che lo stesso mercato sta seguendo un processo di regolarizzazione in cui la produzione di laminati «si sta evolvendo favorevolmente in vista della ripresa della domanda», sebbene le importazioni continuino a rappresentare un rischio per la produzione e le performance delle aziende siderurgiche.
L'associazione ha affermato che lo slancio della domanda di acciaio nella regione continua a favorire la regolarizzazione della produzione di acciaio. Il volume totale di laminati fino a marzo è stato di 13,46 milioni di tonnellate, il 6% in più rispetto allo stesso periodo del 2020 e il 4,1% in più rispetto allo stesso periodo nel 2019.
A marzo di quest'anno la produzione è creciuta dell'11,5% su base annua e del 13,1% su base mensile, grazie soprattutto al Messico. I risultati sono gli stessi di aprile 2018. La produzione di tubi senza saldatura è aumentata del 24,2%, a 96.700 t).
Il consumo di prodotti laminati, soprattutto nei settori edile e manifatturiero delle tre principali economie latinoamericane (Messico, Brasile e Argentina), ha portato ad aumenti del 2,7 per cento e del 13,2 per cento, rispetto al 2019 e al 2020 rispettivamente, per un totale di 5,58 milioni di tonnellate.
A febbraio le importazioni hanno registrato un aumento del 13,3% rispetto allo stesso mese del 2020, tuttavia sono diminuite del 7,4% rispetto allo scorso gennaio; ciononostante, hanno continuato a rappresentare il 35 per cento del consumo della regione, ha sottolineato Alacero, aggiungendo che il mese di maggio potrebbe registrare una ripresa dell'import, con l'obiettivo di raggiungere i livelli degli anni precedenti. Secondo l'associazione, la situazione dovrebbe essere attentamente monitorata dai governi affinché si eviti di assistere a una crescita repentina che potrebbe influire sulla produzione regionale.
Per quanto riguarda le esportazioni, l'America Latina ha registrato una riduzione dovuta alla ripresa della domanda locale. I volumi di febbraio sono stati simili a quelli di gennaio (-0,5 per cento) e del 22,9 per cento inferiori a quelli di febbraio 2020. Il saldo commerciale è diminuito del 9,7% rispetto al mese precedente, con un dato negativo per 1,4 milioni di tonnellate.
«È importante prestare attenzione al recupero dei livelli di produzione locale per soddisfare la domanda, poiché questo è il modo più veloce per regolarizzare la situazione del mercato dell'acciaio», ha affermato Francisco Leal, direttore generale di Alacero. «L'aspettativa – ha continuato – è che la produzione continuerà su un percorso positivo con il consolidamento dei consumi regionali e un deficit commerciale sotto controllo nella seconda metà dell'anno».
Alacero ha affermato che le ultime informazioni del Comitato Acciaio dell'OCSE confermano ancora una volta l'esistenza del problema della sovraccapacità globale di acciaio, problema che tuttavia non è causato dall'America Latina. Secondo il Comitato, «la capacità di produzione mondiale di acciaio grezzo è aumentata di 38,1 milioni di tonnellate nel 2020, o dell'1,6%, nonostante le condizioni di mercato estremamente sfavorevoli. Negli ultimi due anni, la capacità globale è cresciuta fino a un totale di 74,2 milioni di tonnellate, un fenomeno attribuibile quasi interamente all'Asia e al Medio Oriente».
Alacero ha infine parlato delle «grandi sfide» per il miglioramento economico della regione, annoverando tra le principali l'avvio degli impianti e dei progetti sospesi, il sostegno economico e finanziario per contrastare gli effetti del COVID-19, la riduzione degli alti tassi di disoccupazione, il rafforzamento dei sistemi sanitari pubblici, l'incoraggiamento degli investimenti nazionali ed esteri, la stabilità politica e il rispetto dello Stato di diritto. Secondo l'associazione, è importante che i paesi concentrino i loro sforzi sul superamento di questi problemi in modo da poter consolidare la ripresa in corso.