Il maltempo abbattutosi su Taranto in questi giorni ha fatto precipitare in mare tre gru dell'ex Ilva, ora ArcelorMittal Italia. Nell'incidente, verificatosi ieri sera intorno alle 19:30, è rimasto coinvolto l'operatore che si trovava nella cabina di guida di una delle gru, un dipendente di ArcelorMittal di 31 anni. Ufficialmente risulta ancora disperso, tuttavia sono ormai poche le speranze che venga ritrovato in vita.
"Uno sciopero immediato" in tutto lo stabilimento di Taranto di ArcelorMittal è stato indetto da Fim, Fiom, Uilm e Ugl la notte scorsa a seguito della tragedia avvenuta nell'area del porto dello stabilimento. «Ormai da anni assistiamo a continui rinvii e mancanza di assunzioni di responsabilità da chi è deputato a garantire la sicurezza della fabbrica dal punto di vista del rispetto della vita umana - hanno dichiarato i sindacati -. La forma di protesta messa in atto quest'oggi non terminerà sino a quando azienda, istituzioni locali, regionali e nazionali e organi di controllo, ognuno per il proprio ruolo, forniranno le dovute indicazioni a garanzia dei lavoratori e cittadini di questo territorio».
Il sindacato di base Usb di Taranto ha indetto uno sciopero dalle 2:00 di ieri fino alle 7:00 del mattino del 15 luglio. «L'ennesima immane tragedia - ha scritto il sindacato in una nota - conferma l'assoluta pericolosità in cui versano gli impianti gestiti da ArcelorMittal Italia».
La Procura di Taranto ha aperto un fascicolo d'inchiesta sull'incidente. Questa mattina sono riprese le ricerche in mare, che risultano essere «difficoltose a causa della torbidità delle acque e del pericolo conseguente alla presenza di rottami e delle gru pericolanti e rese instabili dal fortunale occorso», ha precisato la Capitaneria di Porto-Guardia costiera del capoluogo ionico.
Stefano Gennari