USA: quotazioni del rottame stabili, possibile rialzo del mercato in giugno

Le quotazioni del rottame nel mercato locale statunitense sono rimaste stabili nella prima metà di maggio, soprattutto grazie all'aumento della disponibilità del materiale. Secondo alcuni esperti di mercato, però, potrebbe verificarsi un leggero aumento dei prezzi nel prossimo mese di giugno.

Anche se si è verificato il classico incremento stagionale nella disponibilità di rottame, il rincaro dei prezzi export ha consentito una relativa tenuta delle quotazioni nel mercato locale. Nelle prime due settimane di maggio, sulla costa Est il lamierino e l'HMS sono rimasti stabili, mentre il frantumato è calato di circa 10 $/ton rispetto ad aprile. Attualmente il lamierino costa 502-512 $/ton, il frantumato 433-443 $/ton e l'HMS I 413-423 $/ton.

I primi caldi e le buone condizioni meteorologiche agevolano la raccolta e la distribuzione del rottame, la cui reperibilità non è attualmente un problema. Secondo alcuni attori del mercato, però, la grande disponibilità non durerà a lungo, in quanto buona parte del rottame circolante era già stoccato nei parchi rottame dei distributori.

Le quotazioni export sono rincarate di circa 20 $/ton rispetto ad un mese fa. Secondo i più ottimisti il trend in questione potrebbe influenzare anche il mercato interno, generando un rialzo a giugno se i centri di distribuzione si orienteranno maggiormente sul'esportazione, riducendo i volumi destinati alla clientela statunitense.

Gli ultimi dati emanati dal'International Trade Commission (ITC) parlano di 1.525.000 ton di rottame d'acciaio esportate in marzo, con un calo di 44.000 tonnellate su base annua ed un incremento di 445.000 tonnellate su base mensile. Queste, in marzo, le principali destinazioni export per il frantumato statunitense:

Questi, in marzo, le principali destinazioni del rottame HMS I di origine statunitense:

Per quanto riguarda il mercato della ghisa da affinazione, le quotazioni import sono invariate a 530-540 $/ton CFR New Orleans. Si pensa che i prezzi della ghisa siano destinati a crescere in estate, quando l'industria automobilistica recupererà i tradizionali volumi di acquisto, provocando una conseguente restrizione nella disponibilità di rottame di prima qualità.