Stati Uniti, ghisa brasiliana: da domani al via i dazi del 50%

giovedì, 31 luglio 2025 10:30:55 (GMT+3)   |   Shanghai

Secondo un sondaggio condotto da SteelOrbis tra gli operatori del mercato siderurgico, la maggior parte ritiene che la minaccia lanciata dal presidente USA Donald Trump lo scorso 9 luglio di imporre dazi del 50% sulle esportazioni di ghisa brasiliana verso gli Stati Uniti entrerà in vigore come previsto domani, 1° agosto. Sebbene alcune fonti del settore abbiano espresso nelle scorse settimane la speranza di un’esenzione dell’ultimo minuto per la ghisa proveniente dal Brasile, tale possibilità appare ormai remota, affermano.

Secondo gli operatori, i prezzi dei prodotti finiti e del rottame negli Stati Uniti potrebbero registrare aumenti nel breve periodo. Nel 2024, infatti, su un totale di 4,7 milioni di tonnellate di ghisa importata negli Stati Uniti, circa il 70% è arrivato dal Brasile. Nella prima metà del 2025, la fornitura mensile media di ghisa basica (BPI) di provenienza brasiliana verso gli Stati Uniti è stata di circa 270.000 tonnellate. L’applicazione di dazi al 50% costringerebbe i produttori statunitensi a ricorrere a soluzioni alternative come il rottame di qualità (prime o frantumato) o la ghisa prodotta a livello domestico, opzioni entrambe più onerose rispetto all’import brasiliano.

Quanto alle importazioni, l’Ucraina, soggetta a un dazio del 10%, resterà una delle principali fonti di approvvigionamento per il mercato americano. Anche gli esportatori asiatici saranno più competitivi rispetto al Brasile, con un dazio del 19% applicato all’Indonesia e tariffe fissate al 25% per India e Malesia. Secondo gli operatori, non si prevede una ripresa dell’import di BPI dalla Russia come alternativa.

«L’imposizione del dazio del 50% al Brasile potrebbe avere un impatto enorme sugli Stati Uniti» ha dichiarato un importatore di lunghi con sede sulla costa del Golfo. «Non solo sull’acciaio, ma anche su altri prodotti come la carne bovina. La gente non si rende conto che questi dazi non sono altro che una tassa per finanziare il maxi piano di Trump».

Secondo fonti del mercato rottame, la decisione di sostituire la ghisa negli impianti siderurgici potrebbe far aumentare i prezzi del rottame ad agosto, nonostante la domanda resti marginale a causa della persistente debolezza del settore edile e immobiliare statunitense. Oggi, la Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi d’interesse overnight nel range 4,25-4,50%, pochi giorni dopo che il presidente Trump aveva visitato la Fed sollecitando un taglio dei tassi.

«Per agosto il mercato del rottame appare stabile, con la possibilità di un andamento laterale più marcato in alcune regioni» ha commentato a SteelOrbis un commerciante di rottame del Midwest. «Tutti hanno gli occhi puntati sulla ghisa e sull’evoluzione dei prezzi in seguito all’introduzione dei dazi. Se la ghisa aumenterà, anche le quotazioni del prime potrebbero salire, trainando con sé le altre categorie di rottame».

Dallo scorso 9 luglio, data dell’annuncio di Trump, il prezzo FOB della BPI brasiliana è sceso di quasi il 7,5%, passando da circa 403 $/t a 375 $/t. I fornitori brasiliani, di fronte alla prospettiva di forti riduzioni delle esportazioni verso gli Stati Uniti, hanno dovuto abbassare i prezzi per cercare di restare competitivi, puntando a collocare il materiale sul mercato europeo. Secondo fonti di stampa, diversi produttori brasiliani avrebbero annunciato piani di chiusura totale o riduzione della produzione di BPI, con possibili licenziamenti nel settore.

Negli Stati Uniti, l’assenza di venditori brasiliani ha spinto i livelli negoziabili per la BPI importata fino a 445-460 $/t CFR, in aumento medio di 12,5 $/t rispetto al periodo antecedente l’annuncio dell’introduzione dei dazi.

«Il mercato è fermo: tutti aspettano di capire cosa accadrà» ha dichiarato recentemente a SteelOrbis una fonte americana. «A livello economico, considerando i prezzi attuali della ghisa russa, un’alternativa potrebbe anche funzionare in caso di dazi al 50% sul Brasile, ma dubito che qualcuno si fidi abbastanza da muoversi in quella direzione». E ha aggiunto: «Credo anche che i consumatori statunitensi siano ancora piuttosto contrari al materiale di origine russa».

Secondo i dati di SteelOrbis, nel corso del ciclo di acquisti americani per il mese di luglio, il prezzo del lamierino di alta qualità nel Midwest si è mantenuto stabile rispetto a giugno, nella fascia 435-460 $/gt (pari a 442-467 $/t), mentre il prezzo del rottame frantumato è rimasto invariato a 375-380 $/gt (381-387 $/t).


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