Come previsto, i prezzi del rottame proveniente da USA ed Europa sono cresciuti nell'ultima serie di acquisti effettuati in Turchia.
Un produttore siderurgico della regione turca di Iskenderun ha ordinato dagli USA 18.000 tonnellate di HMS I/II 80:20 al prezzo di 296,5 $/t, 10.000 tonnellate di frantumato a 301,5 $/t e 2.000 tonnellate di bonus scrap a 306,5 $/t, nel termine CFR Turchia. Prima di questo scambio, un'acciaieria turca verso la fine di ottobre aveva acquistato dell'HMS I/II 80:20 a 292 $/t CFR.
Un altro produttore della stessa regione ha ordinato dalla Polonia un carico costituito da 26.000 tonnellate di HMS I/II 80:20 a 293,5 $/t CFR, 2.000 tonnellate di bonus scrap a 303,5 $/t e 2.000 tonnellate di lamierino a 308,5 $/t, con spedizione programmata per dicembre. Inoltre, circola un rumor riguardante un acquisto da parte di un'acciaieria della regione di Marmara di HMS I/II 80:20 in partenza da San Pietroburgo al prezzo di 293 $/t CFR. Negli ultimi scambi tra regione baltica e Turchia i prezzi hanno toccato un massimo di 293,5 $/t CFR.
Infine, un'acciaieria della regione di Marmara ha acquistato un carico proveniente dall'UE. In questo caso il prezzo dell'HMS I/II 80:20 è ammontato a 289 $/t CFR, mentre quelli del frantumato e del bonus scrap si sono attestati rispettivamente a 294 $/t e 299 $/t CFR. In un precedente scambio, tra Belgio e Turchia, il prezzo dell'HMS I/II 80:20 era stato stimato pari a 288 $/t CFR.
I prezzi del rottame hanno iniziato a tendere lentamente verso l'alto. Diverse fonti hanno riferito che aspettano di conoscere i risultati delle elezioni presidenziali USA prima di formulare delle previsioni riguardo all'andamento dei prezzi della materia prima nel mercato statunitense. Nel frattempo, il deprezzamento della lira turca continua a causare turbolenze. Infine, diverse fonti hanno sottolineato che con l'approssimarsi dell'inverno i flussi di rottame dovrebbero ridursi in Turchia.