Anche questa settimana, i prezzi del rottame si confermano stabili sul mercato italiano dopo gli aumenti rilevati a inizio mese. Ciononostante, si avverte un po’ di incertezza a fronte delle notizie non proprio incoraggianti provenienti dall'estero, e alcune delle fonti interpellate da SteelOrbis non escludono un cambio del trend anche in Italia entro la fine del mese. In realtà, un’acciaieria nazionale avrebbe già ridotto i prezzi in acquisto di 5 €/t sulle punte massime, tuttavia per le fonti si sarebbe trattato di un semplice "allineamento" da prezzi eccessivamente alti agli attuali prezzi di mercato. Uno degli operatori intervistati spiega che nei mesi scorsi molti commercianti, percependo che i prezzi sarebbero aumentati, avevano ridotto le vendite; la conseguenza di questo comportamento è stata un forte incremento del materiale presente sul mercato, che potrebbe tradursi nelle prossime settimane in lievi aggiustamenti di prezzo. Per contro, c'è chi sottolinea che tutti i produttori hanno un buon carico di ordini e pertanto la richiesta è ancora forte. Le fonti giudicano positivo in questo senso il recente rilascio di nuove licenze di importazione da parte del governo algerino. Infine, i produttori appaiono restii ad abbassare i prezzi in acquisto poiché temono una reazione immediata sulle quotazioni dei prodotti finiti, in particolar modo su quelle dei prodotti lunghi a basso valore aggiunto, che da qualche mese godono invece di un trend positivo.
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si collocano attorno ai seguenti livelli:
Qualità |
Prezzo spot |
Torniture (E5) |
245-255 |
Demolizioni (E1/E3) |
265-275 |
Frantumato (E40) |
295-305 |
Lamierino (E8) |
290-300 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.