Tranquillo, stagnante, poco reattivo. Queste le espressioni maggiormente utilizzate dagli operatori interpellati da SteelOrbis per descrivere il mercato italiano del rottame. Le acciaierie, ha spiegato una fonte, «stanno mostrando di risentire del clima di allarmismo dovuto all'aumento dei contagi da COVID-19», in più «possiedono ancora scorte adeguate dopo aver ricevuto materiale nelle prime settimane di ottobre». Il risultato è che da diversi giorni «stanno lavorando comprando il minimo indispensabile».
I prezzi in questo contesto non hanno fatto registrare variazioni significative e potrebbero rimanere stabili anche nei primi quindici giorni di novembre. «Nutro maggiore ottimismo per la seconda metà del mese prossimo» ha commentato un commerciante, «anche perché mi aspetto che i prezzi nazionali del rottame vengano influenzati da quelli internazionali della materia prima». Di positivo secondo la stessa fonte c'è anche il fatto che finora i prezzi dei prodotti finiti non hanno subito significative diminuzioni, con il tondo in particolare che dalla fine di agosto non è più sceso al di sotto dei 140 €/t base partenza.
Qualità |
Prezzo spot |
Torniture (E5) |
200-215 |
Demolizioni (E3) |
215-230 |
Frantumato (E40) |
235-245 |
Lamierino (E8) |
240-250 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Stefano Gennari