Il mercato italiano continua a vivere un momento di incertezza. Da una parte, come durante lo scorso mese, i commercianti si aspettano cospicui aumenti di prezzo che ancora tardano ad arrivare, dall’altra le acciaierie stanno esercitando pressioni al ribasso. Questi tentativi da parte degli acquirenti sono motivati dal fatto che la maggior parte delle acciaierie possiede scorte adeguate, nonché dal fatto che Arvedi sta ancora consumando in maniera ridotta nella fase di ramp-up del nuovo forno.
Inoltre, i prezzi d’acquisto in Turchia si sono indeboliti nelle ultime settimane. Ciononostante, secondo l’opinione di almeno due commercianti di rottame, «chi sta forzando la mano, tagliando i prezzi di circa 5 €/t, sta sbagliando» poiché entro fine mese si potrebbe assistere a un rimbalzo, anche sulla scia di «possibili segni di risveglio in Turchia, dove le acciaierie avranno necessità di acquistare per novembre e dicembre».
Nel contesto attuale, i prezzi della materia prima sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto a una settimana fa.
Qualità |
Prezzo spot |
Torniture (E5) |
200-215 |
Demolizioni (E3) |
215-230 |
Frantumato (E40) |
235-245 |
Lamierino (E8) |
240-250 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Stefano Gennari