Come riportato precedentemente, questo mese i prezzi del rottame in Italia hanno recuperato 10-15 euro, ovvero circa metà di quanto avevano perso a gennaio, grazie sia a una discreta domanda sia al rialzo dei prezzi internazionali delle materie prime. Attualmente, secondo gli operatori interpellati da SteelOrbis, gli acquirenti stanno mostrando una certa riluttanza a concedere ulteriori aumenti, e i flussi si sono ridotti significativamente nell’ultimo periodo. Allo stesso tempo, a detta dei commercianti, è calato in modo sensibile il gettito di rottame. Secondo le stesse fonti, l’attuale resistenza da parte delle acciaierie dovrebbe tradursi a marzo in una minor disponibilità di rottame nei magazzini e, di conseguenza, in una concentrazione della domanda che, in presenza di un’offerta limitata, potrebbe dare luogo a tensioni sui prezzi.
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si collocano mediamente sui seguenti livelli:
Qualità |
Prezzo spot |
Torniture (E5) |
230-235 |
Demolizioni (E1/E3) |
245-260 |
Frantumato (E40) |
270-280 |
Lamierino (E8) |
275-285 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.