L'emergenza coronavirus ha congelato il mercato italiano del rottame. Diverse le acciaierie che hanno sospeso le attività produttive nell'ultima settimana. Da Alfa Acciai a Industrie Riunite Odolesi, passando per Ferriera Valsabbia, Duferdofin-Nucor, Feralpi, Ferrosider e altre ancora. Insieme alla produzione di acciaio, si è interrotta anche la consegna del rottame. «Ad oggi possiedo del materiale, ma non intendo muovermi per non mettere in pericolo i miei collaboratori» ha commentato un commerciante. La stessa fonte ha affermato che, vista la situazione, «è inopportuno sia parlare di prezzi sia formulare previsioni» e ha aggiunto di ritenere che «siamo solo all'inizio della tempesta». Un fatto certo è che la carenza di rottame, che già si registrava prima dello scoppio dell'epidemia, è destinata ad aggravarsi sul mercato nazionale. «Ancor prima dell'adozione dei decreti-legge in materia di contenimento dell'epidemia e prima che diversi paesi dell'UE chiudessero le frontiere, alcuni fornitori esteri non consegnavano per il timore di contagi» ha ricordato un altro operatore. Al momento alcuni produttori siderurgici stanno ancora lavorando attingendo alle scorte in loro possesso, ma a breve anch'essi potrebbero essere costretti a fermarsi. Il mercato siderurgico italiano potrebbe quindi trovarsi a vivere un "agosto anticipato". La speranza ovviamente è che il periodo di stati delle attività duri il meno possibile, ma la maggior parte degli operatori al momento si dice poco ottimista.
Stefano Gennari