Nella prima metà del mese i prezzi del rottame in Italia hanno recuperato le diminuzioni di febbraio e, nel caso di alcune categorie pregiate, anche 2-3 euro in più. Come riportato la scorsa settimana, l’offerta appare in equilibrio rispetto ad una domanda ancora molto buona.
Nel frattempo, anche gli operatori del settore del rottame stanno cercando di prevedere gli effetti dei tanto discussi dazi statunitensi sulle importazioni di acciaio. Tra le prime conseguenze di tale provvedimento è facile immaginarsi un incremento della produzione interna statunitense e dunque una maggior domanda di rottame, che andrebbe ad incidere sui volumi destinati all’export. La conseguente carenza di rottame a livello mondiale, secondo alcune fonti, potrebbe portare ad un rialzo dei prezzi della materia prima nel prossimo periodo.
Tornando al mercato italiano, attualmente le quotazioni del rottame si collocano attorno ai seguenti livelli:
Qualità |
Prezzo spot |
Torniture (E5) |
260-270 |
Demolizioni (E1/E3) |
280-290 |
Frantumato (E40) |
310-315 |
Lamierino (E8) |
310-320 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.