L'offerta è ancora bassa nel complesso, ma proporzionata a una domanda "a macchia di leopardo". Questa la situazione che si rileva sul mercato italiano del rottame, dove alcune acciaierie hanno abbassato leggermente i prezzi d'acquisto (-5 €/t in media) rispetto al mese scorso. «La richiesta non è uniforme – ha commentato una delle fonti intervistate da SteelOrbis –. È più forte da parte dei produttori di acciai lunghi, più debole per quanto riguarda piani e acciai speciali». Altri operatori hanno sottolineato che, nonostante i prezzi delle categorie inferiori abbiano risentito di un eccesso d’offerta, questi materiali sono quelli per i quali la richiesta appare più elevata essendo legata alla produzione di lunghi. In generale, quindi, si può parlare ancora di equilibrio sul mercato della materia prima da forno elettrico. Al momento la domanda di prodotti finiti risulta ancora debole, tuttavia la speranza dei commercianti nazionali di rottame è che le produzioni mostrino un'accelerazione nelle prossime settimane. La conseguenza immediata di ciò sarebbe un riallineamento verso l'alto dei prezzi delle categorie "basse". A livello internazionale si riscontra una situazione favorevole dal momento che i prezzi del rottame sono in rialzo da fine maggio in Turchia, mentre i prezzi del minerale ferroso negli ultimi dieci giorni sono rimasti al di sopra dei 100 $/t.
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si collocano mediamente sui livelli riportati di seguito.
Qualità |
Prezzo spot |
Torniture (E5) |
190-200 |
Demolizioni (E3) |
210-225 |
Frantumato (E40) |
230-250 |
Lamierino (E8) |
240-250 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Stefano Gennari