Come anticipato nel report di SteelOrbis della scorsa settimana, le trattative delle acciaierie per l’acquisto di rottame del mese di settembre si sono concluse questa settimana, segnando un calo medio di 10 €/t. L’offerta di rottame sul mercato locale sembra complessivamente buona, ma le acciaierie ne hanno pochissima esigenza, ed è un motivo per il quale si registra un calo dei prezzi.
Il segmento dell’acciaio finito in Germania resta debole, e al momento il settore sembra più concentrato su questioni sociali e istituzionali piuttosto che sulla produzione di acciaio. Nelle ultime settimane, infatti, diversi rappresentanti del governo ed enti legati al settore siderurgico si sono espressi su diversi temi, tra cui il CBAM e le quote ETS, le misure di salvaguardia dell’Unione Europea e i costi energetici.
In questo contesto le acciaierie tedesche hanno ridotto ulteriormente i volumi di acquisto di rottame, che ora si attestano a circa il 60% delle quantità abituali. «È stato molto difficile concludere le vendite questo mese. Il mercato [in Germania] non è in gran forma», ha dichiarato un fornitore di rottame, aggiungendo che la logistica continua a essere un tema e le consegne via rotaia e via camion sono estremamente dispendiose e complesse.
Il sentiment generale del mercato rimane pessimista, e alcune fonti riportano già un ulteriore calo del prezzo del rottame previsto per ottobre. Un altro fattore da considerare è che, con una minore domanda da parte del segmento delle esportazioni, i volumi di rottame si stanno accumulando sul mercato locale, dove la domanda non è in grado di assorbirli.