Il mercato europeo dei coils a caldo è rimasto pessimista a causa della persistente lentezza della domanda: molti centri servizi, infatti, hanno ricevuto pochissimi ordini dai clienti finali per il primo trimestre del 2024. Tuttavia, guardando ai prezzi locali sia nell’Europa settentrionale che meridionale, si può notare che sono rimasti invariati nell’ultima settimana, e la maggior parte degli operatori locali concorda nel dire che il mercato ha raggiunto il suo minimo e non scenderà di nuovo a breve – ma nemmeno subirà rimbalzi.
Questa settimana le quotazioni locali per gli HRC in Unione Europea si sono attestate a 600-640 $/t franco fabbrica, come la scorsa settimana, specialmente per la consegna a dicembre. Più precisamente, in Italia i prezzi sono stati segnalati a 600-620 €/t franco fabbrica, dove l’estremità inferiore del range corrisponde al livello negoziabile e quella superiore alle quotazioni dalle acciaierie, al pari della scorsa settimana. Secondo le fonti, l’attività commerciale del paese è leggermente migliorata questa settimana, ma più per una necessità di rifornimento che per un miglioramento della domanda. Nel frattempo, sebbene le acciaierie in nord Europa abbiano continuato a spingere per arrivare a o superare i 640 $/t franco fabbrica, i prezzi praticabili sono rimasti a 600-620 €/t franco fabbrica. Un trader europeo ha riferito a SteelOrbis che un’acciaieria dei Paesi Bassi sta ricevendo diverse richieste, e che il mercato accetta prezzi che sembravano inaccettabili due settimane fa.
«Le acciaierie europee sono riuscite a interrompere la discesa dei prezzi e adesso mantengono il livello, ma abbiamo sentito che ArcelorMittal – la quale sta attivamente tagliando la produzione sul territorio – pensa di aumentare le quotazioni di 80 €/t. Non si tratta di una notizia ufficiale, ma comunque sembra parecchio irrealistica viste le attuali condizioni di mercato» ha dichiarato un trader spagnolo.
Inoltre, questa settimana le offerte import non sono state molto attrattive a causa di una combinazione di domanda bassa e prezzi stabili a livelli elevati, con una lieve tendenza al rialzo dovuta al rifiuto delle acciaierie di applicare sconti. I prezzi import degli HRC sono stati segnalati a 600-630 €/t CFR Europa meridionale, contro i 580-615 €/t CFR della scorsa settimana. Nello specifico le quotazioni per gli HRC provenienti dal Vietnam sono aumentate di 20 $/t attestandosi a 600 €/t CFR, mentre i fornitori da Giappone e Taiwan hanno proposto 610-615 €/t CFR, in aumento di 10 €/t su base settimanale. Le quotazioni da una delle maggiori acciaierie sudcoreane sono state segnalate in Spagna a 610-620 €/t CFR con disponibilità limitata, e inoltre, secondo le fonti, vorrebbero un controllo sulla quota. Le proposte per gli HRC dall’Egitto sono state segnalate a 630 €/t CFR Spagna, mentre la scorsa settimana in Italia si erano attestate a 610-615 €/t CFR Italia.