I prezzi del tondo e della vergella importati negli Stati Uniti hanno mantenuto un andamento stabile o leggermente rialzista, complice il livello ridotto delle importazioni e le persistenti segnalazioni di carenze sul mercato interno, riferiscono fonti di settore a SteelOrbis.
Secondo gli operatori, la combinazione tra l’attuale dazio del 50% sull’acciaio e i rischi aggiuntivi legati alle indagini antidumping tuttora in corso presso il Dipartimento del Commercio statunitense (DOC) continua a limitare la disponibilità di materiale importato come alternativa alla fornitura domestica. Tuttavia, con il continuo aumento dei prezzi interni, l’import potrebbe iniziare a risultare più competitivo.
«La disponibilità si sta facendo più ristretta e i produttori statunitensi sono sempre più impegnati: qualche import limitato potrebbe tornare a essere possibile», ha commentato un operatore della costa del Golfo a SteelOrbis. Un altro insider del comparto dei lunghi ha aggiunto: «In alcune aree del Paese l’offerta di prodotto importato era prevalente, e la disponibilità locale rischia di diventare un problema». Sempre secondo la stessa fonte, «la costa Ovest risulta un po’ più competitiva».
Un importatore statunitense ha inoltre segnalato che le carenze di tondo sono sempre più frequenti in alcune zone del Texas meridionale, mentre nel Sudest degli Stati Uniti si parla di assegnazioni vincolate sui contratti di fornitura da parte dei produttori domestici. Un effettivo sollievo per l’offerta di tondo non è atteso prima del quarto trimestre, quando il nuovo mini-mill di Hybar a Osceola, Arkansas, entrerà pienamente in attività, ha aggiunto la fonte.
Sempre secondo lo stesso operatore, le importazioni di tondo risultano ai minimi storici: le licenze di luglio si sono fermate a 34.051 tonnellate metriche, in calo del 73% su base mensile, mentre quelle di agosto si attestavano a 44.510 tonnellate al 18 del mese. Intanto, i produttori statunitensi operano a elevati livelli di utilizzo con circa 800.000 tonnellate al mese, ma continuano a limitare gli ordini spot per proteggere i livelli di prezzo sul mercato.
La scorsa settimana, il prezzo del tondo importato reso su camion nella costa del Golfo è stato discusso tra 40-45 $/cwt (800-900 $/nt, equivalenti a 882-992 $/t), a seconda delle dimensioni del cliente. La maggior parte delle transazioni si colloca in media a 44,50 $/cwt, in rialzo rispetto ai 43-44 $/cwt (860-880 $/nt, pari a 948-970 $/t) della settimana precedente. Le carenze registrate nel Texas meridionale hanno spinto alcuni fornitori locali a proporre prezzi nell’intervallo 46-47 $/cwt, anche se resta incerto il reale interesse degli acquirenti.
Sulla costa Est degli Stati Uniti, il tondo importato ha registrato rialzi più contenuti rispetto al Golfo, con transazioni comprese tra 42-46 $/cwt e una media di 45,00 $/cwt (900 $/nt o 992 $/t), in crescita di circa 0,50 $/cwt rispetto alla settimana precedente. Persistono segnalazioni di scarsità di alcuni diametri, a fronte del calo delle importazioni e delle difficoltà dei produttori domestici a colmare il gap di offerta aumentando la produzione.
Sul fronte della vergella, le offerte importate nel porto di Houston sono state segnalate tra 44-49 $/cwt (880-980 $/nt, equivalenti a 970-1.080 $/t) inclusivi di dazi, ma la maggior parte non risulta competitiva rispetto al tondo di rete domestico, stabile questa settimana a 42,50-43,50 $/cwt (850-870 $/nt o 937-959 $/t).
«Da quando Nucor ha tentato un incremento di 20 $/t sul prezzo della vergella a luglio, la trazione del mercato è rimasta limitata», ha dichiarato un operatore messicano a SteelOrbis. «I tempi di consegna della vergella domestica si attestano a 5-6 settimane, con una domanda costante ma non sostenuta, anche a causa dei dazi», ha aggiunto. «Le importazioni restano scarse, mantenendo l’equilibrio tra offerta e consumo, nonostante la domanda fiacca: gli acquirenti attendono un taglio dei tassi d’interesse prima di aumentare gli ordini».
Secondo i report diffusi allo Steel Summit di Atlanta (Georgia) la scorsa settimana, gli operatori finanziari attribuiscono all’80% la probabilità che la Federal Reserve statunitense riduca di un quarto di punto il tasso sui prestiti bancari overnight nella prossima riunione del 16-17 settembre. I tassi, fermi al 4,25-4,50% da dicembre 2024, sono stati spesso indicati come causa della scarsa propensione agli investimenti nei progetti infrastrutturali negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda il mercato dei lunghi in Messico, nonostante i dazi al 50% rimangano in vigore, il tondo pre-dazio disponibile nell’area di Houston (reso camion) risulta poco variato a 40-42 $/cwt (800-840 $/nt o 937-959 $/t), rispetto alla precedente fascia di 40-43 $/cwt. Secondo un trader messicano, i flussi diretti di acciai lunghi dal Paese al Canada, via nave e via ferrovia, sono quadruplicati, sostenendo la stabilità dei prezzi locali messicani nonostante una domanda poco brillante.