Continuano i tentativi di recupero dei lunghi nell’Europa meridionale e in particolare in Italia, dove le offerte si stanno stabilizzando su livelli ben più alti di quelli toccati a dicembre. «Non dobbiamo cedere» affermano alcuni produttori, che vogliono mantenere i prezzi stabili o persino in aumento anche a causa degli alti costi di produzione.
Il tondo locale in Italia, infatti, si è attestato a 340 €/t base partenza, stabilizzandosi sulla parte alta del range già registrato la scorsa settimana. L’aumento dei costi energetici rende ancora più rigidi i produttori, ma la richiesta non sembra uniforme: «Qualcuno ipotizza ulteriori aumenti di 20 €/t, ma in realtà già a questo livello diversi clienti stentano ad acquistare» ha commentato una fonte di mercato italiana.
Aumenti di 25 €/t sui prodotti lunghi in Europa sono stati dichiarati da ArcelorMittal, anche in questo caso a causa degli alti costi dell’energia, e, come di consueto, molti operatori si domandano chi seguirà questo trend.
Nel segmento delle esportazioni, invece, sono state segnalate offerte stabili dalla Spagna e dalla Grecia: il tondo è stato offerto dalla Spagna a circa 620 €/t CIF Regno Unito, che si traducono in circa 590 €/t FOB, mentre alcune fonti hanno segnalato offerte dalla Grecia a 585-590 €/t FOB per il tondo e 580 €/t FOB per la vergella, come la scorsa settimana. Dall’Italia, invece, sono state segnalate offerte export di tondo a 595-600 €/t FOB.
Infine, per quanto riguarda le importazioni, la Turchia questa settimana ha offerto il tondo a 560-570 €/t CFR Europa meridionale, in calo rispetto ai 570-580 €/t CFR della scorsa settimana, mentre la vergella è stata offerta a 570-580 €/t CFR, in calo di 10 €/t su base settimanale. Le offerte dall’Egitto si sono attestate a 570 €/t CFR per il tondo e 575-580 €/t CFR per la vergella, pressoché stabili rispetto alla scorsa settimana. Dall’Indonesia sono state segnalate offerte di vergella a circa 510-520 €/t CFR.