Sulla scia della lentezza generalizzata di tutti i mercati europei dei prodotti in acciaio, dal riciclato ai piani, anche il segmento dei lunghi in Europa è rimasto pressoché stabile con una debole tendenza al ribasso. Emergono, tuttavia, voci di una possibile ripresa, almeno per quanto riguarda i prezzi del tondo in Italia.
Riprendendo le parole dell’esponente di un’acciaieria italiana e ponendole in parallelo con quelle di una sua controparte, sembra linea comune da parte dei produttori aspettarsi che i prezzi del tondo subiranno una ripresa. Entrambe le fonti hanno infatti affermato che il rincaro dei prezzi dell’energia elettrica sta incidendo molto sui costi di produzione del tondo, e pertanto dubitano che un livello così basso possa durare ancora a lungo. Secondo quanto riportato, infatti, nell’ultima settimana i prezzi locali del tondo in Italia si sarebbero attestati a 240-250 €/t base partenza, in calo di una decina di euro su base settimanale nell’estremità inferiore del range. Sebbene dopo il picco di 135 €/MWh del 23 giugno i prezzi dell’energia elettrica siano tornati all’incirca ai livelli di inizio mese (attestandosi oggi, 27 giugno, a 118 €/MWh), resta indubbio che si tratti dei più elevati di tutta l’Unione Europea: nell’ultima settimana, i prezzi medi dell’energia elettrica in Italia hanno raggiunto i 126 €/MWh, contro i 57 €/MWh della Francia, i 93 €/MWh della Spagna e i 61 €/MWh della Germania.
Inoltre, sul mercato italiano del tondo, ma dei lunghi in generale, è in atto una vera e propria «crisi logistica». «Più di ogni altro anno mancano camion, e aspettare troppo vorrebbe dire per i clienti non riuscire a ricevere gli ordini in tempo», ha affermato il portavoce di un’acciaieria. Secondo un commerciante, invece, sarebbe l’eccesso di offerta di tondo che porta gli utilizzatori finali a mantenere un magazzino basso effettuando ordini puntuali, forti della consapevolezza di poter ricevere il materiale in breve tempo.
Sia come sia, è probabile che questi fattori, uniti alle fermate produttive imminenti, produrranno nelle prossime settimane un aumento dei prezzi dei lunghi sul mercato italiano, dove – per ora – i prezzi della vergella rimangono stabili a 620-635 €/t reso per la qualità da trafila e a 605-620 €/t reso per la qualità da rete, invariati su base settimanale.
Nessun cambiamento rilevato neanche sui mercati delle esportazioni, dove i prezzi medi di tondo e vergella dalla Grecia si attestano rispettivamente a 575 €/t FOB e 570 €/t FOB, invariati su base settimanale e quelli export del tondo dalla Spagna verso i porti del Regno Unito a circa 550-555 €/t FOB, sempre invariati rispetto alla scorsa settimana.
In calo, invece, i prezzi import del tondo e della vergella dalla Turchia, che si sono attestati rispettivamente a 480-490 €/t CFR e 490-495 €/t CFR. Il dato è in calo di 10-15 €/t su base settimanale e di circa 10 $/t su base settimanale anche per effetto della fluttuazione del tasso di cambio euro-dollaro, che secondo i dati della Banca Centrale Europea si è attestato il 26 giugno a 1 € = 1,17 $.