I prezzi medi della vergella cinese sono aumentati ulteriormente nell’ultima settimana; anche le acciaierie dell’ASEAN sono rimaste rialziste, sebbene l’umore sul mercato asiatico si sia placato a seguito dei cali dei prezzi spot e dei futures in Cina.
Le offerte per la vergella dalle acciaierie cinesi di seconda fascia sono state segnalate a 540-560 $/t FOB, in aumento di 7,5 $/t rispetto alla media del 23 novembre. Le grandi acciaierie propongono ancora offerte a 570 $/t FOB. In Cina le scorte di vergella hanno iniziato ad aumentare a causa della debolezza della domanda da parte degli utilizzatori finali, mentre l’offerta è scesa, ampliando il divario tra le due. Questo è avvenuto in seguito alla decisione del governo cinese di ridurre l’eccessiva speculazione sui prezzi del minerale di ferro, che sono diminuiti negli ultimi giorni. Il 30 novembre i futures sullo stesso materiale sono invece aumentati dell’1,36% rispetto al giorno precedente. «Questo mostra che il supporto lato costi potrebbe rimanere stabile nel prossimo futuro, ma per i produttori di vergella sarà difficile raggiungere una redditività accettabile», ha affermato un trader internazionale.
Le offerte per la vergella da Indonesia, Malesia e Vietnam sono state segnalate a 550-560 $/t FOB, in aumento di 10 $/t rispetto al 23 novembre. Si è parlato di un accordo con l’Europa a 540 $/t FOB chiuso la scorsa settimana, ma la notizia non è stata confermata al momento della pubblicazione.
Nel mercato import della vergella del Sudest asiatico, le offerte dai trader sono state riportate ai livelli precedenti di circa 540-550 $/t CFR per diverse origini, mentre le offerte dalle Filippine non sono salite oltre i 535 $/t CFR.
Il 30 novembre i prezzi dei futures sul tondo allo Shanghai Futures Exchange si sono attestati a 3.913 RMB/t (551 $/t), registrando un calo di 21 RMB/t (3 $/t) o dello 0,5% dal 23 novembre, mentre rispetto al giorno di negoziazione precedente (29 novembre) sono aumentati dello 0,23%.
1 $ = 7,1018 RMB