I partner dell'Ue e del G7 hanno annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia «per isolare ulteriormente» il paese e «prosciugare le risorse che utilizza per finanziare» la guerra in Ucraina, ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Nell'ambito delle nuove sanzioni, l'Ue vieterà l'importazione di beni chiave nel settore del ferro e dell'acciaio dalla Federazione russa. L'obiettivo è quello di colpire un settore centrale del sistema russo e privarlo di miliardi di proventi da esportazione. Alla Russia verrà anche negato lo status di nazione più favorita nei mercati dell'Ue, privandola di importanti vantaggi di cui gode in quanto membro del WTO. I partner dell'Ue e del G7 lavoreranno inoltre per sospendere i diritti di adesione della Russia alle principali istituzioni finanziarie multilaterali, inclusi il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale, per far sì che il paese non possa ottenere finanziamenti, prestiti o altri benefici dalle medesime istituzioni.
Nel frattempo, l'Ue continuerà a fare pressione sulle élite russe vicine a Putin, alle loro famiglie e ai facilitatori. Verranno bloccati tutti i tentativi, nei confronti dello stato russo e delle sue élite, di utilizzare criptovalute per aggirare le sanzioni. Inoltre, l'Ue vieterà l'esportazione di qualsiasi bene di lusso dell'Ue alla Russia, come colpo diretto all'élite russa. «Coloro che sostengono la macchina da guerra di Putin non dovrebbero più essere in grado di godersi il loro stile di vita sontuoso mentre le bombe cadono su persone innocenti in Ucraina» ha attaccato la presidente della Commissione europea. Ancora, l'Ue proporrà un divieto ai nuovi investimenti europei nel settore energetico russo. Questo riguarderà tutti gli investimenti, i trasferimenti di tecnologia, i servizi finanziari, ecc., per l'esplorazione e la produzione di energia.
I partner dell'Ue e del G7 avevano annunciato in precedenza tre pacchetti di sanzioni che avevano colpito l'economia russa e fatto precipitare il rublo. Molte importanti banche russe sono escluse dal sistema bancario internazionale e numerose aziende stanno cercando di lasciare il paese.