UE: mercato siderurgico destabilizzato dalla volatilità dell'import secondo EUROFER

mercoledì, 04 novembre 2020 16:26:56 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Nel secondo trimestre del 2020 le importazioni di acciaio nell'UE da paesi terzi sono diminuite del 17% su base annua, come riportato dalla European Steel Association (EUROFER) nel suo "Economic and Steel Market Outlook 2020-2021/Q4". EUROFER ha ricordato che nel 2019 l'import da paesi terzi era diminuito dell'11,5% rispetto all'anno precedente. L'aumento della volatilità nel 2019 si era notevolmente attenuato dopo il picco registrato ad agosto dello stesso anno. Questo trend di relativa stabilità è proseguito fino ad aprile 2020, tuttavia a luglio si è registrato un temporaneo incremento della volatilità, ha sottolineato l'associazione dei siderurgici europei.

Nei primi otto mesi del 2020, l'import di prodotti finiti nell'UE è diminuito del 19% su base annua, a causa di cali del 18% e del 25% rispettivamente nelle importazioni di prodotti piani e di prodotti lunghi.

Secondo EUROFER, nel periodo in oggetto l'UE ha importato prodotti finiti principalmente da Turchia, Russia, Corea del Sud, India e Ucraina. Questi cinque paesi hanno rappresentato il 68% delle importazioni totali dell'UE.

Nel mese di agosto, sono state registrate diminuzioni su base annua nelle importazioni di prodotti finiti provenienti da Turchia (-1%), Cina (-29%) e India (-28%). Al contrario, le importazioni dalla Russia sono aumentate del 9%.

Nel report dell'associazione si legge che nel secondo trimestre l'import di prodotti piani e prodotti lunghi è calato rispettivamente del 10% e del 3% in termini tendenziali.

EUROFER ha osservato che le misure di salvaguardia «tengono la porta aperta a volumi di importazione storicamente elevati». Secondo l'associazione, qualsivoglia crescita della domanda europea di acciaio all'inizio del 2021 andrebbe a beneficio dell'import a causa del meccanismo di trasferimento dei contingenti tariffari inutilizzati. Il mercato dell'UE, ha concluso EUROFER, incorre nel rischio di essere destabilizzato dalle importazioni da paesi terzi a discapito dei produttori dell'UE.