Secondo quanto riportato dai media, l’agenzia di credito internazionale Moody’s ha annunciato che l’economia turca è divenuta maggiormente sensibile agli effetti esterni in quanto richiede maggiori finanziamenti esteri.
Moody’s ha spiegato che la sua valutazione deriva dall’attuale deficit strutturale delle partite correnti dovuto ad un minor tasso di risparmio, alle importazioni di energia e alla maggiore incidenza degli input di produzione importati nei prodotti esportati. Inoltre, le passività in valuta estera superano le attività in valuta, ha affermato Moody’s.
L’agenzia di credito ha inoltre messo in guardia contro gli attuali episodi politici, come le tensioni con gli Stati Uniti causata dagli acquisti turchi di S-400 e l’avvertimento da parte della Germania ai suoi cittadini che viaggiano in Turchia. Moody’s ha dichiarato che, se queste tensioni si intensificheranno, il commercio e gli investimenti in Turchia potrebbero essere soggetti a restrizioni, preparando il terreno ad una svalutazione della lira turca.