Intervenendo alla conferenza IREPAS-SteelOrbis in corso a Istanbul, il prof. Emre Alkin, vicepresidente dell'Università di Altınbas, ha affermato che nel XXI secolo ci saranno più guerre e tensioni rispetto che nel precedente secolo, ma con conseguenze che non saranno negative per le imprese. Ciò che stiamo vivendo attualmente, ha spiegato, deriva dal fatto che gli Stati Uniti stanno cercando di ridurre le importazioni per essere meno dipendenti dall'estero nei propri consumi.
Commentando la situazione economica turca, il prof. Alkin ha dichiarato: "Il problema principale è che alcune società che hanno assunto prestiti in valuta estera perché i tassi di interesse sono bassi non hanno pensato alla storia dell'economia turca. Ora dicono che non sono in grado di pagare. Il problema in Turchia non è il debito estero, il problema è il debito estero delle società che non hanno entrate in dollari o in euro". Il relatore ha sottolineato che gli investimenti diretti esteri stanno fluendo permanentemente in Turchia, non temporaneamente. "Abbiamo conflitti con gli Stati Uniti, ma questa resta il più grande investitore. Continuiamo ad intrattenere relazioni commerciali con i paesi con cui abbiamo conflitti", ha spiegato.
Per quanto riguarda l'annuncio del governo turco sul fatto che i contratti dovranno essere conclusi in lire turche anziché in dollari USA, il prof. Alkin ha commentato che "ciò si sarebbe dovuto fare prima, non oggi. Appare come una misura un po' tardiva".