Nel suo ultimo rapporto sulle prospettive economiche della Turchia, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) ha aggiornato le previsioni di crescita del PIL per il 2022 vista la domanda interna più solida del previsto e la modesta ripresa delle esportazioni.
Nel 2022 è prevista una crescita del 4,5%, rispetto al 2,5% indicato nel precedente rapporto di maggio, supportata dalla spesa pubblica in vista delle elezioni e da esportazioni migliori del previsto, riflettendo in parte l'aumento delle esportazioni in Russia. La previsione di crescita del PIL per il paese per il 2023 è rimasta invariata al 3,5%.
Il rapporto evidenzia che l'attività economica è rimasta relativamente robusta, mentre la rapida perdita di valore della lira turca e l'inflazione dilagante rimangono punti deboli importanti.
Anche l'aumento del disavanzo delle partite correnti e del debito estero a breve termine della Turchia, che si attesta a 180 miliardi di dollari, resta un problema significativo in termini di riserve, che attualmente si attestano a circa 15 miliardi di dollari.
La Banca ha affermato che i rischi di una recessione globale, come le tensioni geopolitiche e l'aggressiva stretta monetaria nei paesi sviluppati, rischiano di incidere sulla crescita del PIL della Turchia.