Il gruppo siderurgico ArcelorMittal ha chiuso il primo trimestre 2022 con un utile netto di 4,12 miliardi di dollari, rispetto a quello di 4,04 miliardi del quarto trimestre e a quello di 2,28 miliardi del primo trimestre 2021. I ricavi sono balzati del 34,8% su base annua e del 4,9% su base trimestrale, a 21,83 miliardi, grazie all'aumento dei prezzi medi di vendita dell'acciaio e al miglioramento delle performance della devisione mineraria. L'Ebitda è ammontato a 5,08 miliardi di dollari, in crescita dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 56,7% rispetto a gennaio-marzo 2021.
Quanto ai risultati opertivi, la produzione di acciaio grezzo di ArcelorMittal nel primo trimestre è calata dell'1,2% in termini congiunturali, a 16,3 milioni di tonnellate, mentre la produzione di minerale ferroso è scesa del 10,4%, a 12 milioni di tonnellate. Le spedizioni totali di acciaio sono ammontate a 15,3 milioni di tonnellate, in calo del 3,1% su base trimestrale, riflettendo l'impatto del conflitto in Ucraina.
In Europa la produzione di acciaio grezzo da parte di ArcelorMittal è cresciuta dello 0,7% rispetto al quarto trimestre 2021, ammontando a 8,6 milioni di tonnellate.
La società ha annunciato la sospensione delle operazioni in Ucraina all'inizio dell'invasione russa, al fine di proteggere i propri asset. Da allora ArcelorMittal ha lentamente ripreso le operazioni e attualmente è in funzione uno dei tre altiforni gestiti in Ucraina.
ArcelorMittal ha dichiarato di aver registrato una forte performance nel primo trimestre nonostante l'impatto della guerra e l'aumento dell'inflazione. Infine, la società ha previsto che il consumo apparente di acciaio si contrarrà leggermente quest'anno (fino al -1%). «Tuttavia, è chiaro che le prospettive fondamentali a lungo termine per l'acciaio sono positive», ha affermato Aditya Mittal, CEO del gruppo.