Alacero, associazione siderurgica dell’America Latina, ha affermato in un rapporto che il rallentamento globale dell’economia e delle attività commerciali in atto da inizio 2018 ha riportato il mercato siderurgico globale a condizioni simili a quelle del 2016. L’associazione si aspetta che a fronte dell’indebolimento della domanda si verifichi una nuova crescita della capacità nei paesi fuori dall’OCSE – specialmente in Cina – e che il consumo di acciaio grezzo rimanga sostanzialmente piatto fino al 2026. L’associazione siderurgica ha inoltre affermato che l’America Latina è la regione con la crescita economica più bassa e che, nonostante le circostanze differiscano da paese a paese, predominano le incertezze ed emerge il problema della disuguaglianza economica.
Secondo i dati pubblicati da Alacero, la regione nel mese di ottobre ha prodotto 5,674 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, registrando un calo del 14% rispetto a ottobre 2018. Nei primi dieci mesi invece l’output ha raggiunto i 55,344 milioni di tonnellate, ovvero l’8% in meno su base annua.
Alacero ha affermato che il basso tasso di produzione in America Latina all'inizio del quarto trimestre indica prospettive di ripresa – seppure scarse – verso la fine dell'anno, abbastanza per ridurre il deficit accumulato del 2019. Per il 2020 si prevede una ripresa economica grazie a riforme e alla risoluzione di crisi in determinati paesi.
«Quando si assiste ad una riduzione della domanda interna – commenta il direttore generale di Alacero Francisco Leal –, i produttori di acciaio bilanciano la produzione attraverso le esportazioni che, sebbene favoriscano la bilancia commerciale, non fruttano più di tanto, dato che la maggior parte dei governi non incoraggia sufficientemente le esportazioni come parte della competitività del paese».
A ottobre sono stati prodotti 4,060 milioni di tonnellate di acciai laminati, il dato peggiore da febbraio. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno è stata registrata una diminuzione del 12%, mentre su base mensile il calo si attesta al 2,5%. Tra ottobre e gennaio la produzione di laminati è invece ammontata a 42,367 milioni di tonnellate, scendendo dell’8% su base annua.
Per quanto riguarda le importazioni, la regione a settembre ha ricevuto 1,761 milioni di tonnellate di acciaio, riportando un calo del 4% rispetto al volume di settembre 2018. Nel periodo cumulato da gennaio a settembre sono stati importati invece 17,311 milioni di tonnellate, ovvero il 3% in meno su base annua. Le esportazioni nel nono mese dell’anno sono ammontate a 718.000 tonnellate, dato in crescita del 22% rispetto allo stesso mese del 2018.
Il consumo di prodotti laminati da parte dell’America Latina a settembre si è attestato a 5,238 milioni di tonnellate, il 6% in meno rispetto sia ad agosto sia a settembre 2018. Tra le cause del risultato negativo, vi sono le crisi politiche in Colombia, Cile, Perù ed Ecuador, oltre che la recessione economica in Argentina e Messico.
Con il consumo del terzo trimestre più basso rispetto alle attese e un livello di produzione inferiore a ottobre rispetto alla media annua, Alacero ha dichiarato che le prospettive sul consumo complessivo per il 2019 sono state abbassate a 65 milioni di tonnellate. La riduzione del deficit commerciale secondo l’associazione deve essere accompagnata entro il 2020 da una ripresa dei livelli di produzione, nella speranza di una crescita dei consumi e in un rafforzamento del mercato interno.