A2A Life Company e l’Acciaieria di San Polo, Alfa Acciai, hanno presentato l’avvio dell’impianto che recupera il calore dei forni e lo cede alla rete del Teleriscaldamento. Il recupero termico evita l’emissione di 10mila tonnellate di CO2 in un anno e riscalda cinquemila famiglie: un nuovo passo verso la decarbonizzazione.
Il progetto originario, avviato nel 2021, lo “Smart Grid Pilot”, prevedeva la fattibilità del recupero del calore generato dal primo forno dell’acciaieria (e fino ad allora disperso in atmosfera) per convogliarlo nella rete di teleriscaldamento cittadina attraverso la realizzazione di una centrale di scambio termico e la posa di 1,2 chilometri di doppia tubazione tra l’azienda e la centrale A2A di Lamarmora. Ora quella sperimentazione è diventata un processo industriale, Alfa Heat Recovery: il recupero dell’energia termica di entrambi i forni dell’acciaieria e l’ausilio di due accumuli di acqua calda che consentono di stabilizzare e ottimizzare lo scambio termico con la rete del teleriscaldamento.
«Alfa Heat Recovery rappresenta l’esempio perfetto di come le aziende del Gruppo Alfa Acciai intendono e praticano la sostenibilità» ha spiegato Margherita Stabiumi, del CdA di Alfa Acciai. «Il progetto è stato sviluppato grazie alla sinergia con una azienda leader come A2A e al dialogo efficace con le istituzioni locali, e permette di unire sostenibilità, circolarità e simbiosi tra impresa e territorio, ottenendo effetti concreti in termini di decarbonizzazione del tessuto urbano. Il sistema di recupero e cessione del calore proietta inoltre il modello di circolarità del nostro Gruppo oltre all’ambito storicamente consolidato su cui si basa il modello produttivo elettrosiderurgico – la produzione di acciaio da riciclo del rottame – per proiettarlo verso un modello di supercircolarità, che permette recuperare anche l’energia, valorizzando il calore che altrimenti verrebbe disperso in atmosfera».