Siderurgica Investimenti, holding che controlla il Gruppo Alfa Acciai, ha pubblicato ieri i risultati del bilancio consolidato per il 2022.
L’anno ha chiuso in positivo, con un utile netto consolidato pari a 177 milioni di euro, cinque volte superiore rispetto a quello dell’esercizio precedente.
A causa delle criticità riscontrate tra cui gli strascichi della pandemia, la guerra in Ucraina e la crisi energetica, Siderurgica Investimenti ha registrato un calo della produzione del 16%, soprattutto negli ultimi sei mesi dell’anno. Le tonnellate di acciaio prodotte si sono quindi attestate a 1,5 milioni.
Per contro, i ricavi sono aumentati del 27% rispetto al 2021, per un totale di 1.598,7 milioni di euro.
L’EBITDA è ammontato a 233 milioni di euro, più del triplo rispetto al 2021.
L’amministratore delegato del gruppo, Amato Stabiumi, sostiene che anche quest’anno ci troviamo di fronte alle debolezze dell’economia mondiale: «I primi mesi dell’esercizio hanno fatto registrare una flessione della domanda rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in particolar modo nel mercato tedesco». Inoltre, l’Italia deve affrontare una minore competitività rispetto al mercato europeo per effetto del costo dell’energia elettrica ancora molto alto rispetto al periodo pre-Covid-19. Conclude: «Siamo tuttavia fiduciosi per una ripresa dei consumi grazie […] agli investimenti infrastrutturali del PNRR e agli altri fondi europei».