Alfa Acciai: presentato il primo bilancio di sostenibilità

martedì, 14 dicembre 2021 18:01:52 (GMT+3)   |   Brescia
       

Il gruppo Alfa Acciai ha presentato oggi in una conferenza stampa il suo primo bilancio di sostenibilità, strumento utilizzato negli ultimi anni da un numero sempre maggiore di player per comunicare agli stakeholder gli obiettivi, le pratiche e le performance in tema economico, ambientale e sociale. Il primo documento di questo tipo per Alfa Acciai fa riferimento agli esercizi 2019 e 2020, è lungo circa 100 pagine e riguarda tutte le aziende del gruppo, nello specifico Alfa Acciai Spa e le sue controllate Acciaieria di Sicilia, Alfa Derivati, Ferroberica e Tecnofil. Si apre con una lettera agli stakeholder a firma del presidente Ettore Lonati e dell'amministratore delegato Amato Stabiumi, nella quale si sottolinea come «la sostenibilità ambientale, sociale ed economica permea tutte le mansioni e strategie, che siano nuovi investimenti o cambiamenti procedurali, perché è da sempre nella nostra cultura». 

Il presidente Lonati a inizio conferenza ha premesso che Alfa Acciai, rispetto ad altre realtà, vive in un contesto difficile: lo stabilimento di Brescia è circondato da abitazioni e per questo, rispetto a molti altri competitor, ha iniziato molto presto a investire pesantemente nella sostenibilità ambientale. Clara Stabiumi, consigliere di Alfa Acciai, ha raccontato com'è nata l'idea di adottare lo strumento del bilancio di sostenibilità: «In comune accordo con l'ing. Cavalli (direttore generale Alfa Acciai), è nata ad aprile di quest'anno la necessità di comunicare tutto quanto noi facciamo, la "corporate social responsibility" che è insita nell'azienda fin dalla sua nascita. Con la pandemia si è compresa a livello di popolazione la rilevanza dell'azienda quale luogo sicuro». All'inizio della crisi sanitaria, Alfa Acciai ha fermato le attività volontariamente, anticipando le indicazioni del governo alla luce della grave situazione che si stava registrato a Brescia, dopodiché il gruppo ha adottato un Protocollo di condotta e organizzato una specifica Commissione, costituita da datore di lavoro, RSPP, RLS e medico competente, per gestire in sicurezza la ripartenza e tutte le fasi successive che tuttora perdurano. «Abbiamo deciso di compiere uno sforzo per parlare di tutto questo e non solo – ha spiegato Clara Stabiumi –. Abbiamo quindi fatto attività di brainstorming per mettere a fuoco i temi della sostenibilità rilevanti sia per il gruppo sia per gli stakeholder. Si è trattato di un lavoro corale nel quale sono state coinvolte le singole aziende del gruppo e che è culminato con la revisione da parte di PricewaterhouseCoopers». 
Giuseppe Cavalli ha esordito affermando che nel 2020, anno dello scoppio dell'emergenza Covid-19, Alfa Acciai ha continuato ad investire e, nella parte finale dell'anno, ha addirittura assunto oltre cento persone. Ha quindi sottolineato che «si fa un gran parlare di circolarità, ma un'azienda elettrosiderurgica è sostenibile e circolare per antonomasia, perché deriva dal riciclo del rottame. Il 97% del prodotto finito è infatti frutto del riciclo di materiali di scarto». Accanto a questa "primaria circolarità", ha proseguito, «stiamo inserendo logiche di "super circolarità", come il recupero delle polveri di fumi, scorie, una serie di materiali che vanno ad aumentare la capacità di sviluppare questo tema. L'esempio più significativo riguarda la sperimentazione nel recupero del calore». In collaborazione con A2A, Università di Brescia e Discrict Heating Planet e con il supporto della Regione Lombardia, Alfa Acciai è arrivata alla realizzazione di un innovativo ed efficiente sistema prototipo di recupero del calore proveniente dal sistema di raffreddamento dell'impianto fumi a servizio di uno dei forni dell'acciaieria e, da quest'anno, alla conferma della fattibilità della cessione energetica alla rete del teleriscaldamento di Brescia. L'impianto pilota, convertito in impianto industriale a seguito di ulteriori e significativi investimenti, permetterà un recupero energetico fino a 20 MWt, per un quantitativo di circa 60.000 MWh/anno, pari al fabbisogno di 6.000 abitazioni. Lo scambio termico industriale a regime è previsto nel corso della stagione termica invernale 2022/2023.
Ulteriore testimonianza della storica attenzione al territorio circostante agli stabilimenti, in particolare bresciano e catanese, è l'istituto dell'Osservatorio Alfa Acciai. Si tratta di un tavolo coordinato dal Comune di Brescia attivo dal 2007 e costituito da vari soggetti, tra cui diversi rappresentanti delle istituzioni e della comunità locale, con la funzione di divulgare periodicamente gli impatti ambientali del sito e valutarne l'andamento, raccogliere le segnalazioni dalla cittadinanza e discuterne le soluzioni. Il lavoro confluisce in un rapporto riepilogativo periodico, la cui pubblicazione più recente è di giugno 2021. 

Al termine della conferenza stampa, il presidente Lonati ha espresso qualche preoccupazione per il futuro in relazione al tema dell'energia. «Da ottobre lo tsunami del rincaro dell'energia elettrica ha ridimensionato un bilancio che era stato molto soddisfacente fino a quel punto. Parliamo di un prezzo che ieri ha raggiunto i 320 euro per MW, mentre alcuni mesi fa si attestava a 40-50 euro/MW. Non sappiamo quanto durerà e a cosa sia dovuto; se si trattasse di speculazione, qualcuno dovrebbe intervenire per smorzarla. Non solo: anche il prezzo del rottame è quasi raddoppiato, mentre quello del gas è 8 volte quello di prima». Preoccupa inoltre la concorrenza con la Turchia, «che ha avuto un aumento del costo dell'energia pari soltanto al 50% e che sta premendo ai confini di tutta l'Europa dell'est mettendo a rischio la nostra presenza in quel mercato».