Il prezzo del rottame europeo ha indicato un ulteriore lieve rialzo in un secondo scambio registrato oggi dopo quello riportato in un precedente articolo di SteelOrbis.
SteelOrbis ha appreso che un'acciaieria della regione di Iskenderun ha ordinato un carico composto da 25.000 tonnellate di HMS I/II 80:20, 5.000 tonnellate di frantumato e 10.000 tonnellate di bonus scrap al prezzo medio di 442 $/t CFR Turchia. Il materiale sarà consegnato nella prima metà di novembre e il prezzo dell'HMS I/II 80:20 è stato stimato in 434,5 $/t CFR. Nell'altro scambio reso noto oggi il prezzo era ammontato a 433 $/t CFR.
Un produttore di acciai piani ha affermato che esistono due gruppi di compratori in Turchia: il primo non ha intenzione di acquistare rottame da Europa e Nord America a prezzi più alti di 435 $/t CFR, mentre l'altro è disposto ad accettare prezzi poco superiori ai 440 $/t CFR nel caso di carichi contenenti frantumato. «Il rottame di qualità è ancora carente e, poiché i fornitori statunitensi rimarranno assenti fino a quando non sarà stato definito il prezzo sul mercato locale, non è facile formulare previsioni», ha spiegato la stessa fonte. D'altra parte, un fornitore statunitense ha detto che sul mercato ci sono più compratori che venditori e che quindi i prezzi aumenteranno. Pur concordando sul fatto che i fornitori statunitensi torneranno sul mercato internazionale solo dopo l'assestamento del loro mercato interno, la stessa fonte ha detto che una bassa disponibilità di frantumato potrebbe portare a un aumento del gap tra prezzi del frantumato e prezzi dell'HMS I/II 80:20. Mentre il mercato globale sta cercando di valutare l'impatto del rincaro dei costi dell'energia, il mercato USA sembra meno interessato a questa circostanza, diversamente da quello europeo. Una fonte ha affermato che «i volumi di rottame da San Pietroburgo sono diminuiti molto negli ultimi mesi, mentre i prezzi del rottame sono alti nel mercato domestico turco e reperire materiale di alta qualità sta diventando complicato». Allo stesso tempo, tuttavia, le vendite di acciai finiti in Turchia continuano a scarseggiare e «ciò potrebbe frenare l'entusiasmo nel mercato turco del rottame nei prossimi giorni».