L’import di rottami metallici in Messico, in termini di valore, è tornato in territorio negativo, registrando a febbraio un calo del 27,4% su base annua, a 82 milioni di dollari. Negli ultimi 12 mesi, secondo un’analisi SteelOrbis dei dati dell’agenzia nazionale di statistica Inegi.
La quantità importata è stata la più bassa degli ultimi sette mesi. Inoltre, è la sesta volta negli ultimi 12 mesi che le importazioni sono inferiori ai 100 milioni di dollari al mese. Considerando solo i mesi di febbraio, il 2024 rappresenta il valore più basso degli ultimi quattro anni, superato solo dai 20 milioni di dollari del 2020.
Il consumo di rottame, locale o importato, è legato alla produzione di acciaio in Messico. Negli ultimi 15 mesi (da dicembre 2022 a febbraio 2024) la produzione è diminuita con un calo medio mensile del 10,4%.
Le esportazioni di rottame dal mercato messicano sono invece aumentate del 54,0% a febbraio, su base annua, raggiungendo i 48 milioni di dollari. Si tratta dell’ottavo aumento annuale consecutivo.
Nel periodo gennaio-febbraio, le importazioni sono aumentate dello 0,4% raggiungendo i 197 milioni di dollari, una cifra che rappresenta un nuovo record storico per i primi due mesi di ogni anno. Le esportazioni sono ammontate invece a 90 milioni di dollari, il 60,2% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Secondo la Camera nazionale dell’industria siderurgica (Canacero), il 54% dell’acciaio primario prodotto in Messico è costituito da rottami metallici. Nel 2023 sono state prodotte 16,2 milioni di tonnellate.