I prezzi per la ghisa basica (BPI) di origine russa sono rimasti relativamente stabili dall’inizio di giugno, ma le offerte al ribasso provenienti dalle principali destinazioni di vendita continuano a esercitare pressioni sul sentiment di mercato, in un contesto di scambi ancora limitati.
Sebbene i principali produttori russi puntino ancora a non scendere sotto i 340 $/t FOB Mar Nero, il livello negoziabile si è progressivamente indebolito nel corso di giugno, anche perché, al momento, la Turchia rappresenta di fatto l’unico sbocco commerciale rilevante per i venditori russi. In particolare, questa settimana sono state presentate offerte per volumi significativi a soli 305 $/t FOB, equivalenti a 325 $/t CFR. Per quantitativi più ridotti, sarebbero teoricamente possibili prezzi nell’ordine di 310-315 $/t FOB, ma i compratori non sembrano disposti a pagare nemmeno 320 $/t FOB. Le ultime operazioni concluse due settimane fa si erano attestate intorno ai 325 $/t FOB.
«Il mercato del rottame è debole, ma il problema principale è l’assenza di domanda per la ghisa basica in Turchia», ha commentato una fonte di mercato.
Per altre destinazioni, come l’India, i livelli negoziabili risultano ancora inferiori: 325-330 $/t CFR, equivalenti a 285-290 $/t FOB Mar Nero.
Il prezzo di riferimento di SteelOrbis per la ghisa basica russa si è attestato questa settimana a 305-320 $/t FOB Mar Nero (media 312,5 $/t FOB), in calo di 2,5 $/t rispetto alla settimana precedente e di 5 $/t nelle ultime due settimane.