Il commercio della ghisa basica (BPI) dalla regione russa del mar Nero è rimasto quasi fermo per le ultime due settimane, dato il mancato interesse in nuovi acquisti da parte dei principali acquirenti quali Turchia, Africa e India. Gli esportatori di BPI russi hanno concentrato le vendite in Asia, facendo partire le spedizioni dai porti nell’Estremo Oriente della Russia.
La maggior parte delle spedizioni e delle nuove vendite di BPI russa per settembre e i mesi successivi avvengono dai porti nell’Estremo Oriente della Russia. Un’acciaieria russa soggetta a sanzioni è riuscita a vendere una notevole quantità di BPI a 320 $/t FOB Vladivostok, mentre il prezzo di un altro produttore non soggetto a sanzioni ammonta a 325-330 $/t FOB. «Ci sono ancora problemi sulla linea ferroviaria [dalle acciaierie ai porti nell’Estremo Oriente della Russia], ma sembra che al momento il trasporto del carbone [prioritario] sia diminuito», ha commentato una fonte.
In Turchia, la domanda di ghisa, soprattutto per le fonderie, è quasi nulla. Uno degli importatori afferma che la vendita di ghisa è diminuita del 70% da luglio ad agosto. Le acciaierie turche non sono interessate all’importazione di ghisa e concentrano gli sforzi di negoziazione per acquistare rottame.
Dopo la vendita in India di BPI russa a circa 290 $/t FOB mar Nero avvenuta più di due settimane fa, anche questo mercato è stato quasi chiuso, con recenti cali dei prezzi locali dell’acciaio in India.
Il prezzo di riferimento di SteelOrbis per la BPI proveniente dalla Russia e spedita dai porti del mar Nero è rimasto mediamente stabile nell’ultima settimana, ma l’intervallo si è ristretto di 10 $/t attestandosi a 300-305 $/t FOB.