Dopo essere rimasta a lungo debole a causa della volatilità del tasso di cambio lira turca/dollaro USA e a causa dell'attesa dei risultati delle elezioni parlamentari e presidenziali in Turchia, la domanda di acciai finiti non ha fatto registrare la ripresa sperata e dunque, con essa, è rimasta sottotono anche la richiesta di rottame. Subito dopo le elezioni, molti fornitori di rottame avevano rincarato le proprie offerte destinate in Turchia, portando i prezzi dell'HMS I/II 80:20 a 557-360 $/t CFR. Ciononostante, questo livello di prezzo non è stato accettato poiché i compratori si sono mostrati restii ad acquistare. Di conseguenza, i fornitori sono riusciti a chiudere vendite in Turchia solo abbassando le offerte al livello di 352-355 $/t CFR.
La domanda turca di rottame risulta molto debole questa settimana, poiché prima di acquistare le acciaierie turche vogliono avere un quadro più chiaro dell'andamento delle loro vendite di acciai finiti sia sul mercato domestico che nei mercati export. Molti operatori prevedono che la situazione risulterà maggiormente chiara dopo che il presidente turco Erdogan avrà annunciato il nuovo consiglio dei ministri. Nel frattempo, i compratori internazionali stanno rimandando ogni acquisto sia perché si aspettano che entro la fine di questa settimana verranno resi noti i risultati dell'indagine di salvaguardia dell'Unione Europea sia per il fatto che il Dipartimento del Commercio USA ha lanciato la scorsa settimana un'indagine sugli aumenti dei prezzi interni dell'acciaio per determinare se i produttori nazionali abbiamo tratto profitto in modo illegittimo dai dazi della Section 232. Intanto, le vendite di tondo per cemento armato dalla Turchia verso gli Stati Uniti sono aumentate significativamente a giugno. Con queste considerazioni e forti degli acquisti di rottame effettuati a giugno, i produttori siderurgici turchi attendono i prossimi sviluppi sui mercati dei prodotti finiti prima di effettuare i loro prossimi acquisti di rottame.