«Richieste di riduzioni in atto da parte di quasi tutte le acciaierie». Si può riassumere con questa frase ciò che si sta verificando in questo momento nel mercato italiano del rottame. Alcune fonti hanno spiegato che, dopo i forti incrementi registrati nella prima parte del mese, il mercato si è raffreddato a fronte sia del calo delle quotazioni in Turchia sia della carenza delle vendite di prodotti finiti (in particolare tondo per cemento armato). Pertanto, le acciaierie avrebbero deciso di dare «un segnale di ribasso» con i prezzi di listino emessi negli ultimi giorni. Le richieste, secondo quanto appreso da SteelOrbis, riguardano riduzioni di 10 €/t rispetto ai livelli di prezzo raggiunti questo mese (e riportati nella tabella in basso). Per il momento sui contratti fino a fine mese restano validi i prezzi in questione. Tuttavia, ha affermato una delle fonti interpellate, nei prossimi giorni «assisteremo a lievi diminuzioni per colpa dei piccoli commercianti che finora avevano aspettato a vendere il loro materiale in previsione di un'ulteriore salita dei prezzi». Nella seconda metà di febbraio «i prezzi potrebbero tornare a salire» perché il materiale nonostante tutto continua a scarseggiare, tuttavia per il momento il trend rialzista è destinato senza dubbio a subire una battuta d'arresto.
Qualità |
Prezzo spot |
Torniture (E5) |
315-320 |
Demolizioni (E3) |
330-335 |
Frantumato (E40) |
365-375 |
Lamierino (E8) / Palabile (E8C) |
365-375 / 375-385 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Stefano Gennari