I cali anticipati la scorsa settimana sul mercato italiano del rottame sembrano essersi ormai concretizzati, sebbene si tratti di un trend insolito prima di un periodo di vacanza come quello in arrivo. I prezzi di acquisto del rottame sono infatti scesi di circa 5-10 €/t su base settimanale per tutte le categorie, ma permane una generale lentezza negli scambi.
«Le acciaierie tirano in lungo», ha commentato un trader. «I cali registrati sono più teorici che pratici». I produttori, infatti, registrano pochi volumi di rottame acquistati, sia sul mercato locale che estero. «Il mese è già finito», ha dichiarato un commerciante che vende rottame tedesco sul mercato italiano. «Il telefono non squilla più», ha concordato un altro. In pratica, sebbene il mese di aprile sia solo a metà, la maggior parte degli operatori è già in fase di programmazione per maggio, poiché molti di loro fermeranno la produzione a partire dalla fine della settimana in corso.
I cali sono riconducibili sia alle fermate produttive sia al generale clima ribassista che pervade i mercati internazionali. «La Turchia è ancora assente, e questo non è un bene per gli esportatori», ha affermato uno di loro. «Forse si tratta dell’incertezza sui dazi, forse davvero c’è un calo di richiesta. Chissà, è difficile esprimersi in questa situazione». Di certo il cambio euro-dollaro non è favorevole per l’export, sebbene quest’ultimo non sia tradizionalmente un mercato significativo per l’Italia.
La maggior parte degli operatori, comunque, ritiene che i prezzi del rottame a maggio non registreranno un ulteriore calo, ma che piuttosto saranno ricondotti a questi nuovi livelli. I prezzi dei prodotti finiti sul mercato italiano, infatti, hanno registrato aumenti nell’ultimo periodo, ed è improbabile che riuscirebbero a mantenerli nel caso in cui si verificasse un ribasso nei prezzi del rottame lato costi. «Si tratta di un calo apparente, forse dato dal tentativo di calmierare un mercato che era aumentato veramente tanto a marzo e arrivare rilassati prima degli stop», ha dichiarato il funzionario di un’acciaieria italiana.
Alla luce di questo, i nuovi prezzi sul mercato del rottame in Italia si attestano ai livelli seguenti. È necessario precisare che anche i prezzi del lamierino hanno registrato un calo nell’ordine di 5-10 €/t su base settimanale, ma resteranno invariati nella tabella. Gli ultimi livelli registrati da SteelOrbis, infatti, erano inferiori agli effettivi prezzi di mercato.
Qualità | Prezzo medio spot (€/t) 16 aprile |
Prezzo medio spot (€/t) 11 aprile |
Prezzo medio spot (€/t) 20 marzo |
Torniture (E5) | 310-320 | 320-330 | 320-330 |
Demolizioni (E3) | 325-340 | 335-350 | 335-350 |
Frantumato (E40) | 325-345 | 335-355 | 335-355 |
Lamierino (E8) | 345-355 | 345-355 | 345-355 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa.