5-10 euro la tonnellata. A tanto sono ammontati gli aumenti registrati sul mercato italiano del rottame nella prima metà di gennaio, grazie alla buona domanda dovuta a sua volta alla ripresa delle attività di produzione dopo la pausa natalizia. In particolare, SteelOrbis ha appreso della ripartenza del forno dell'Acciaieria Arvedi di Cremona, avvenuta lo scorso 2 gennaio a seguito dell'adeguamento tecnologico degli impianti. A questo fattore si è aggiunto il positivo andamento dei prezzi della materia prima a livello internazionale, con l'HMS I/II 80:20 che fino ad ora è rimasto all'incirca a quota 300 $/t CFR Turchia.
Attualmente la situazione risulta più calma dal momento che diverse acciaierie italiane possiedono materiale a sufficienza e non hanno quindi particolare fretta di acquistare. Per il mese di febbraio la maggior parte degli operatori non si aspetta al momento variazioni significative. Tuttavia, molto dipenderà come sempre dall'andamento del mercato dei prodotti finiti - per ora ancora piuttosto debole - e dal trend dei prezzi internazionali del rottame.
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si collocano mediamente sui seguenti livelli:
Qualità |
Prezzo spot |
Torniture (E5) |
225-230 |
Demolizioni (E1/E3) |
240-250 |
Frantumato (E40) |
260-270 |
Lamierino (E8) |
260-270 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Stefano Gennari