I prezzi della ghisa originaria dei paesi CIS hanno fatto registrare ribassi nell'ultima settimana, a causa in particolare delle pressioni da parte degli acquirenti statunitensi. La maggior parte dei fornitori CIS è pronta ad avviare le negoziazioni a un prezzo di 280 $/t FOB, in calo di 10-15 $/t rispetto ad una settimana fa. Ciononostante, gli stessi fornitori sembrano disposti a vendere a prezzi leggermente inferiori.
I compratori statunitensi hanno un'idea di prezzo attorno ai 285-295 $/t CFR, mentre le offerte si attestano a 300 $/t CFR. Si stimano tassi di nolo pari a 25 $/t per il trasporto dall'area CIS.
In Italia la domanda risulta debole. Le ultime offerte per ghisa proveniente dalla CIS si sono attestate a 305 $/t CFR (280 $/t FOB), mentre le offerte d'acquisto si sono posizionate a quota 290-293 $/t CFR (265-270 $/t FOB).
Il mercato turco nel frattempo è rimasto estremamente tranquillo, con i compratori che si stanno concentrando sull'acquisto di materiali succedanei. Le offerte si sono attestate a 295-300 $/t CFR o 280 $/t FOB. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, la scorsa settimana un esportatore dei paesi CIS ha venduto un lotto di ghisa a basso contenuto di manganese in Turchia a un prezzo di 310 $/t FOB.
Per ora le previsioni circa l'andamento dei prezzi della ghisa restano negative e si ritiene raggiungibile un prezzo di 270 $/t FOB. Secondo gli operatori intervistati, molto dipenderà dalla propensione della Cina ad importare ghisa. Due carichi sono stati venduti dalla Russia al paese asiatico alla fine di settembre, a un prezzo stimato in 320 $/t CFR. Attualmente però la Cina potrebbe non aver fretta di pagare un prezzo più alto di 300 $/t CFR.