I prezzi della ghisa basica (BPI) proveniente dai paesi CIS continuano ad essere supportati dalla buona domanda cinese, dalla limitata disponibilità di materiale e dai rialzi delle quotazioni del minerale ferroso e del rottame.
Le offerte da un'acciaieria CIS verso la Cina si sono attestate a 360 $/t CFR nelle ultime due settimane, tuttavia non hanno dato luogo a scambi dal momento che il fornitore non è stato disposto a concedere sconti. Di conseguenza, lo stesso produttore ha ritirato le offerte e deciso di monitorare il mercato con l'obiettivo di tornarvi in seguito con prezzi più alti. Come riportato di recente da SteelOrbis, i prezzi della ghisa basica in Cina hanno superato i 365 $/t CFR dopo un acquisto di materiale brasiliano.
Dopo lunghe trattative con i clienti turchi – prevalentemene al livello di 330-335 $/t CFR – un fornitore dell'area CIS è riuscito a vendere un carico da 30.000 tonnellate al prezzo di 335 $/t CFR, con spedizione a ottobre. Alcune fonti sostengono che in realtà il prezzo sia stato di 334 $/t.
Intanto, due piccoli lotti di BPI originaria della CIS sono stati venduti in Italia a 342 $/t CFR e 347 $/t CFR, in entrambi i casi con spedizione a settembre. In generale i livelli di attività restano estremamente ridotti in Europa.
La domanda di BPI risulta debole negli Stati Uniti a causa dei bassi tassi produttivi delle acciaierie e, in particolare, per via dell'indebolimento dei prezzi dei coils laminati a caldo e del rottame. «La Cina mantiene alti i prezzi della ghisa – ha commentato una fonte statunitense –. Sulla base di quanto la Cina sta pagando la ghisa destinata negli USA dovrebbe attestarsi a circa 345 $/t CIF, tuttavia non sono stati registrati scambi di recente».
In conclusione, il prezzo di riferimento di SteelOrbis per la ghisa basica proveniente dai paesi CIS risulta invariato rispetto a una settimana fa, ovvero pari a 315-330 $/t FOB mar Nero per le spedizioni di ottobre.