Dopo le buone vendite registrate in Cina, gli esportatori di ghisa dei paesi CIS sono riusciti ad ottenere aumenti di prezzo sulla scia di un incremento della domanda nei mercati tradizionali.
La Cina ha acquistato oltre 400.000 tonnellate di ghisa nel mese di ottobre (secondo alcune fonti anche più di 500.000 tonnellate). La maggior parte degli scambi tra fornitori CIS e compratori cinesi è stata caratterizzata da prezzi attorno ai 320-325 $/t CFR. Ora vi è stato un rallentamento delle attività e le offerte d'acquisto da parte dei trader si attestano a 315 $/t CFR. I costi di trasporto dall'area del mar Nero alla Cina ammontano a 47-50 $/t.
Le forti vendite in Cina hanno dato manforte ai produttori CIS nelle loro trattative con i compratori statunitensi ed europei. Gli USA hanno acquistato 100.000 tonnellate dall'Ucraina a un prezzo di 310-315 $/t CFR, mentre le offerte d'acquisto in precedenza si collocavano al di sotto dei 290 $/t CFR. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, proseguono le trattative su un livello di prezzo di 305-310 $t CFR.
Per quanto riguarda l'Italia, sono state registrate alla fine della scorsa settimana alcune vendite in area 303-305 $/t CFR. Attualmente le trattative avvengono a un livello di 310-315 $/t CFR e superiori, con la probabilità che si traducano in scambi a breve.
I compratori turchi puntano a un prezzo di 290-295 $/t CFR, ma stanno facendo molta fatica ad ottenerlo. Lo scorso venerdì un'acciaieria turca ha acquistato a 303 $/t CFR ghisa offerta da un fornitore ucraino. Inoltre, è stato registrato uno scambio riguardante 7.000 tonnellate di ghisa da fonderia al prezzo di 320 $/t CFR, con consegna nella seconda metà di novembre.
In conclusione, il prezzo della ghisa CIS è cresciuto di 15 $/t rispetto all'inizio della scorsa settimana, raggiungendo i 285-290 $/t FOB. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, l'offerta di novembre è stata allocata e i produttori CIS hanno già dato il via alle vendite del mese di dicembre.