Settembre è stato un mese sottotono in termini di attività sul mercato locale del rottame in Germania, passato tra le speranze di una ripresa che sarebbe arrivata dopo le vacanze estive e che invece non si è concretizzata.
I tassi di sfruttamento della capacità produttiva delle acciaierie si sono ripresi rispetto all’estate, attestandosi a circa il 77%, ma il dato resta comunque al di sotto del livello medio degli ultimi dieci anni. La domanda di rottame da parte dei produttori è rimasta bassa, e le trattative di settembre si sono concluse con un calo medio di circa 10 €/t. «La produzione di acciaio è diminuita, rispecchiando la domanda di rottame da parte delle acciaierie. La disponibilità di materiale è scarsa, ma al momento la richiesta è persino inferiore ai flussi in entrata», ha commentato una fonte.
Un’altra fonte, invece, ha segnalato una maggiore disponibilità alla vendita da parte dei fornitori di rottame, i quali si trovano ad affrontare difficoltà finanziarie e un eccesso di offerta di alcune tipologie come il rottame frantumato. Secondo alcune indiscrezioni, a causa di queste difficoltà, due società di raccolta di rottame in Germania sono state costrette a dichiarare fallimento e hanno interrotto le attività.
La maggior parte degli operatori condivide una visione pessimistica del mercato, e non si aspetta prospettive migliori per la parte finale di quest’anno. Le speranze iniziali che il nuovo governo in Germania potesse dare una spinta all’industria si stanno raffreddando, e ciò che il settore chiede in questo momento è il sostegno delle istituzioni tedesche ed europee. Un altro fattore che sta contribuendo alle cattive condizioni del mercato è il «pessimo stato della logistica e dei trasporti», hanno affermato alcune fonti, aggiungendo che in particolare le ferrovie nazionali hanno problemi infrastrutturali e legati alla carenza di personale specializzato.
Per quanto riguarda i prezzi, nella parte settentrionale e orientale della Germania il rottame è diminuito in media di 5-15 €/t, mentre nell’ovest, nel sud-ovest e sud della Germania i prezzi del rottame sono perlopiù rimasti invariati o in calo di 5 €/t.
Secondo gli ultimi dati forniti dalla BDSV, nei primi 20 giorni di settembre i prezzi del rottame sono diminuiti in un range compreso tra 3,8 e 14 €/t per tutte le categorie. Su base annua, i prezzi del rottame hanno subito cali compresi tra 36,2 €/t e 50,8 €/t, fatta eccezione per la categoria E5M, i cui prezzi sono aumentati di 7,2 €/t.
Di seguito i prezzi medi delle transazioni nazionali in Germania nei primi 20 giorni del mese di settembre, forniti dalla Bundesvereinigung Deutscher Stahlrecycling-und Entsorgungsunternehmen e.V.
| Categoria | Prezzo: agosto 2025 (€/t) | Prezzo: luglio 2025 (€/t) | Prezzo: agosto 2024 (€/t) | Var. mensile (€/t) | Var. annuale (€/t) |
| E1 | 227,5 | 231,2 | 271,3 | -3,7 | -43,8 |
| E2/E8 | 281,8 | 290,7 | 318,0 | -9,0 | -36,2 |
| E3 | 270,4 | 284,4 | 315,8 | -14,0 | -45,4 |
| E40 | 268,9 | 277,8 | 319,7 | -8,9 | -50,8 |
| E5M | 263,3 | 240,1 | 256,1 | -3,8 | +7,2 |
Specifiche:
E1: spessore ≥ 4 mm, dimensioni massime 1,50X0,50x0,50 m (cesoiato)
E2/E8: dimensioni massime 1,50X0,50x0,50 m (lamierino)
E3: spessore ≥ 6 mm, dimensioni massime 1,50X0,50x0,50 m (demolizioni)
E40: escluso rottame incenerito o da raccolta, densità ≥ 1,1 t/m3, Fe≥92% (proler)
E5M: escluse torniture di ghisa e di acciaio automatico (torniture)