Gli acquirenti europei, in particolare nel Sud Europa, stanno attivamente acquistando varie tipologie di prodotti siderurgici dall'estero e sembra che questa tendenza continuerà per un po'. Uno dei motivi è che alcuni produttori stanno cercando di sostituire i volumi di bramme e prodotti piani mancanti che in precedenza venivano forniti da Ucraina e Russia. Un'altra ragione risiede nell'incredibile aumento dei prezzi dell'acciaio e delle materie prime a livello globale, che sta spingendo gli acquirenti a rifornirsi prima che le offerte salgano ulteriormente. Altri problemi sono l'aumento dei costi energetici e le previsioni incerte sull'andamento del settore.
Secondo le fonti, HRC dall'India sono stati venduti recentemente in Spagna a 1.140 €/t CFR, prezzo in aumento rispetto a quello di 1.100 €/t CFR registrato in un precedente scambio. La spedizione è programata per maggio. SteelOrbis ha appreso che i compratori italiani hanno ordinato HRC dall'India a 1.190 $/t CFR e dall'Egitto a 1.260 $/t CFR. Si prevede che la prossima settimana arriveranno nuove offerte da Giappone, Taiwan e Vietnam, con i prezzi che dovrebbero aumentare di almeno 20-30 €/t e avvicinarsi o addirittura superare gli ultimi prezzi indiani.
Le acciaierie turche non stanno negoziando attivamente in questi giorni per vendere HRC nell'Ue, poiché le loro offerte si attestano a 1.200-1.260 $/t FOB e c'è un importante dazio antidumping in vigore sui loro prodotti. Tuttavia, se i prezzi degli HRC continueranno a salire a livello globale, la Turchia potrebbe avere maggiori possibilità di vendere.
Le attività di importazione nell'Ue sono elevate non solo nel segmento dei prodotti piani, ma anche in quello dei semilavorati. Dopo una serie di vendite da India, Indonesia e Brasile a 895-900 $/t CFR e dal Vietnam a 950 $/t CFR, le offerte sono salite in modo significativo. L'ultimo prezzo per le bramme dall'India è ammontato a 1.000 $/t CFR, mentre l'Indonesia non è attualmente sul mercato poiché ha già venduto la maggior parte della sua produzione di maggio. È interessante notare come alcune "strane" offerte siano emerse recentemente nel mercato europeo: secondo numerosi operatori queste possono essere considerate come tentativi da parte delle acciaierie russe di continuare ad esportare aggirando le sanzioni. In particolare, si dice che la Cina, che non ha mai esportato bramme nemmeno nei periodi peggiori, stia offrendo materiale in Europa a 980 $/t CFR. Inoltre, le offerte di bramme per la "riesportazione" dall'Iran si attestano a 820 $/t CFR. In precedenza, diverse fonti avevano avvertito che la Russia avrebbe provato probabilmente a vendere i suoi prodotti attraverso il territorio iraniano, perfino etichettandolo come materiale di origine iraniana. «La cosa puzza parecchio – è stato il commento di un trader –. Quand'è stata l'ultima volta che abbiamo ricevuto offerte dall'Iran qui? E dalla Cina? Si tratta di una strana coincidenza».
I compratori europei sembrano essere interessati anche all'acquisto di billette, molto probabilmente a causa dei maggiori costi di produzione e forse per sostituire alcuni volumi di rottame. Le spedizioni dai paesi CIS non potranno essere effettuate, almeno per marzo e aprile, quindi alcune acciaierie stanno cercando di trovare materiale sostitutivo. In particolare, Spagna e Italia hanno inviato richieste in Turchia, ma le loro offerte d'acquisto, pari a 900 $/t FOB, sono state rifiutate. Alcune fonti hanno riferito che billette iraniane sono state vendute a 800 $/t CFR, tuttavia questa informazione non è stata confermata al momento della pubblicazione. Nel frattempo, sembra che uno stabilimento italiano abbia ordinato billette di qualità per vergella dall'India al prezzo di 950 $/t CFR.