Secondo i dati preliminari del Dipartimento del Commercio statunitense (DOC), nel gennaio 2020 le importazioni di acciaio negli Stati Uniti sono ammontate a 2.844.064 tonnellate, risultando in crescita del 99,3% su base mensile ma in calo del 9,9% su base annua. L’import ha generato un valore totale di 2,13 miliardi di dollari, rispetto agli 1,41 miliardi di dollari di dicembre e ai 2,89 miliardi di gennaio 2019.
I principali fornitori di acciaio negli USA a gennaio sono stati il Brasile con 1.135.753 tonnellate, il Canada con 517.806 tonnellate, il Messico con 328.291 tonnellate, la Corea con 165.102 tonnellate e la Russia con 115.313 tonnellate.
I principali prodotti importati sono stati brame, billette e blumi per 1.356.573 tonnellate complessive, a seguire fogli e nastri zincati a caldo per 224.101 tonnellate, coils laminati a caldo per 156.136 tonnellate, OCTG per 112.831 tonnellate, coils laminati a freddo per 112.340 e tondo per 96.726 tonnellate.
Secondo l'American Iron and Steel Institute (AISI), a gennaio la quota delle importazioni di acciaio nel mercato statunitense è stata pari al 17%, rispetto al 15% del mese precedente.