ArcelorMittal Europe ha alzato i prezzi dei coils per la seconda volta questo mese, a fronte della persistente carenza d'offerta. I prezzi base dei coils laminati a caldo (HRC) ammontano ora a 1.100 €/t franco produttore, mentre quelli dei coils laminati a freddo (CRC) e degli zincati a caldo (HDG) si attestano entrambi a 1.250 €/t. Tutti risultano in aumento di 50 €/t rispetto alla scorsa settimana. Secondo quanto riferito a SteelOrbis, altri produttori europei avevano già iniziato a offrire HRC al prezzo di 1.100 €/t nell'ultima settimana. Nel frattempo, i prezzi di transazione nell'Ue hanno raggiunto quota 1.020-1.100 €/t franco produttore, crescendo di 35 €/t in media rispetto alla fine della scorsa settimana. Attualmente 1.020-1.050 €/t è il range valido in Italia, mentre nei paesi nordeuropei i prezzi hanno toccato valori più alti. Attualmente la maggior parte delle acciaierie non sta offrendo materiale sul mercato spot poiché ha deciso di concentrarsi sui contratti di lungo periodo. I tempi di consegna si collocano alla fine del terzo trimestre nel migliore dei casi, mentre le offerte da paesi terzi risultano ancora poco competitive a causa della salvaguardia Ue sull'acciaio, dell'aumento delle tariffe di nolo e del trend rialzista del mercato siderurgico globale. Questa situazione fa sì che quei pochi produttori che vendono sul mercato spot riescano ad ottenere «qualsiasi prezzo desiderino», ha affermato una fonte.
Il livello dell'offerta potrebbe crescere nei prossimi mesi con il graduale incremento dei tassi di utilizzo della produzione, mentre la domanda proveniente dal settore auto potrebbe diminuire a causa della carenza di semiconduttori. Molto dipenderà anche dalla decisione dell'Ue sulle misure di salvaguardia, che scadranno a fine giugno dopo un periodo di tre anni. Entro fine marzo dovrebbe essere annunciata la proposta di una loro estensione, secondo quanto dichiarato dal commissario europeo per il commercio Valdis Dombrovskis.
Stefano Gennari