Nuovo strappo verso l'alto dei prezzi dei coils in Europa, già aumentati fortemente nelle scorse settimane a causa della carenza d'offerta creatasi dopo l'interruzione delle forniture da Russia e Ucraina nonché per via del caro energia. Oggi ArcelorMittal, che lo scorso 10 marzo aveva alzato i prezzi di 150 €/t, ha comunicato un nuovo aumento di 100 €/t. Le nuove offerte si attestano a 1.400 €/t per i coils laminati a caldo (HRC), a 1.500 €/t per i coils a freddo (CRC) e a 1.550 €/t nel caso degli zincati a caldo (HDG).
I prezzi di transazione nel mercato dell'Ue hanno superato il livello di 1.300 €/t franco produttore, mentre prima dell'invasione russa dell'Ucraina ammontavano a 870-900 €/t in Italia e a 950-1.000 €/t nel Nord Europa. Numerosi produttori non sono ancora tornati sul mercato con nuove offerte. Dalla fine di febbraio sono state chiuse poche transazioni, e per volumi generalmente ridotti. Diversi operatori del mercato hanno espresso il timore di una paralisi della domanda nel caso in cui i prezzi continuassero a crescere ai ritmi attuali.