I produttori europei stanno aumentando i prezzi di coils laminati a freddo (CRC) e zincati a caldo (HDG) sulla scia di un rafforzamento della domanda da parte dei clienti del settore automotive. Questa settimana, ArcelorMittal ha alzato le offerte relative agli HDG di 40 €/t in media, portandole a quota 1.160 €/t in Nord Europa e a 1.140 €/t in Italia, in entrambi i casi nel termine franco produttore. Anche un produttore dell'Europa dell'est ha annunciato aumenti di prezzo.
Nel frattempo, sono stati chiusi contratti di fornitura tra i produttori dell'Ue e l'industria automotive a prezzi più elevati. Questi stessi contratti erano stati rimandati dall'inizio del quarto trimestre del 2021 ad oggi, a causa dei prezzi significativamente più elevati richiesti dai produttori rispetto a un anno prima, nonché della situazione incerta dovuta alla carenza di semiconduttori a livello globale.
Ciononostante, non sono stati registrati rialzi nel mercato spot dei coils laminati a caldo (HRC), dove le attività sono rimaste ridotte anche dopo la fine delle festività natalizie, l'offerta è relativamente alta e la concorrenza estera è forte. I prezzi base rispetto al 5 gennaio sono rimasti stabili, ossia pari a circa 810-840 €/t f.p. nel mercato italiano e a 900-920 €/t nell'Europa settentrionale. Da una parte, la domanda resta debole, dall'altra i produttori europei stanno sostenendo alti costi di produzione e per questo, secondo diverse fonti, potrebbero optare per tagli di produzione nelle prossime settimane. Nel frattempo, le offerte da paesi terzi restano competitive: si parla di prezzi attorno ai 760-780 €/t CFR Italia, in particolare per materiale di origine indiana con spedizione a fine febbraio. Nel frattempo, le offerte con destinazione il Nord Europa superano gli 800 €/t CFR Anversa.
Stefano Gennari